Calvizzano, l’odissea di una mamma che non riesce a iscrivere i figli a scuola snobbata dai gruppi social



Oggi tutto passa per i social. Vivendo in un'era digitale, li utilizziamo continuamente per comunicare, lavorare, conoscere la politica, le notizie finanziarie, lo sport, le opinioni. Spuntano come funghi i gruppi social a forte connotazione locale. A Calvizzano, se abbiamo fatto bene i conti, ce ne sono quattro, ma solo due sono i più seguiti: “Sei di Calvizzano…se” e “Agorà Calvizzano”. Alla base di questi gruppi dovrebbe esserci un forte senso di appartenenza a una comunità, come suggerisce il titolo “Sei di…se”, che, spesso, però, non esiste. C’è dunque un “tradimento” dello spirito iniziale? A nostro avviso, sì e ne potremmo elencare tanti di casi in cui i vari admin, invece di prendere posizione, anche rischiando di diventare impopolari, hanno preferito starsene in silenzio. Prendiamo, per esempio,  il caso della signora Giuseppina Migliaccio, a cui calvizzanoweb ha dedicato un ampio servizio, che non riesce a iscrivere i due figli gemelli con problematiche di salute, alla scuola elementare. Questione totalmente snobbata dai gruppi. Su sei di Calvizzano, in calce all’articolo sono apparsi solo tre commenti, mentre su Agorà Calvizzano  zero commenti e un like. Assurdo! E le opinioni degli admin? Parlare di Salvini, Di Maio, Trump, Togliatti, degli Stati Uniti, della Russia e della ricetta della nonna sarà pure utile, ma le questioni locali, per le quali persone come la signora Migliaccio avrebbero bisogno di essere consigliate e supportate, dovrebbero essere prioritarie. Se non lo fate, la vostra mission si avvia al fallimento.      


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