Epiteti infamanti nei confronti del giornalista Rosiello: “A certa gent ‘e merd abbaccat che carabinier nun me fir ‘e verè”



Forse cercava l’occasione per scaricare la sua rabbia repressa nei miei confronti.  E l’ha trovata venerdì  mattina, intorno alle 12.00, in via Mirabelli di fronte alla Chiesa San Giacomo. Mentre stavo entrando nella Caffetteria del Corso per gustarmi un buon caffè, un signore, dall’apparente età di 28-29 anni,  ha iniziato a sbraitare in napoletano sguaiato nei mie confronti,  solo perché, a suo dire, l’avrei sfiorato con il mio corpo. Roba da “matti”!.   Se l’avessi casualmente spinto non avrei avuto alcun problema a formulargli le mie scuse. Per una trentina di secondi, questo Tizio in preda all’ira ha continuato a redarguirmi in tutti i modi possibili e immaginabili, davanti al gestore del bar ammutolito. Ho preferito stare in silenzio e di non replicare (non lo so chi me l’ha data tutta questa forza!), per evitare che il “giovanotto”, in evidente stato di agitazione, avesse potuto  ulteriormente imbestialirsi e tentare di aggredirmi fisicamente. 
Viviamo in una brutta epoca piena di maleducati, tra cui molti giovani che al minimo appiglio vogliono solo picchiare e sparare, senza avere ritegno neanche per le persone di una certa età.
Alla scena, oltre a due signori che stavano piazzati davanti al bar, tra l’altro bloccando l’ingresso, ha assistito anche Giuseppe Galiero, fedelissimo del leader provinciale della Lega Biagio Sequino.  La cosa sarebbe finita lì se all’uscita dal bar non avessi ascoltato parole offensive (“a certa gent ‘e merd, abbaccat che carabinier nun me fir ‘e verè”), forse pronunciate da un baldanzoso personaggio che già qualche anno mi minacciò verbalmente,  apostrofandomi con epiteti infamanti (all’epoca mi recai immediatamente a riferire l'episodio ai carabinieri che agirono ad horas). Invece ho deciso di raccontare quest'ennesimo atto di “violenza” (il quarto che subisco da aprile 2013 ad oggi), non perché cerco solidarietà (tanto so che ce ne sarà poca), ma per non far passare inosservati certi atteggiamenti pseudo camorristici di determinati personaggi i quali pensano che i carabinieri siano la parte peggiore di Calvizzano,  mentre, da veri baluardi di legalità, svolgono ottimamente il loro lavoro. 
“Abbaccat (in accordo) che carabinier?” Spione? No, hai sbagliato persona.  Il tuo gesto di pura spavalderia andava segnalato ai carabinieri, punto. Svolgo questo mestiere da oltre 25 anni e le notizie le ho sempre scovate da solo, senza scendere a compromessi di un certo tipo, e il blog che dirigo è nato per non essere al servizio di nessuno se non del bisogno della città. Adesso, è ovvio che in questo bar, seppur gestito da due persone apparentemente perbene, non metterò più piede, fino a quando sarà frequentato da certi personaggi.

Mimmo Rosiello
      
     

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