Calvizzano è il Comune dell’hinterland con il più alto numero di capi settore in rapporto ai dipendenti e agli abitanti. I sette funzionari percepiscono il massimo della posizione organizzativa: 12mila900 euro annui. La proposta dell’ex vicesindaco Grasso di portarli a cinque non passò: lo faranno i Commissari straordinari?
Tra i Comuni del comprensorio
giuglianese, Calvizzano è quello con il più alto numero di responsabili di
settore, in rapporto ai dipendenti (27 di ruolo in servizio a tempo pieno e due
a tempo determinato) e al numero di abitanti (12mila700) il che comporta l’esborso
di rilevanti somme di denaro da parte dell’Ente.
Qualiano. Fino
a pochi mesi fa era il Comune con il più basso numero (quattro)
di responsabili di settore, in rapporto ai dipendenti (61 di ruolo in servizio
a tempo pieno e uno a tempo determinato) e al numero di abitanti
(27mila700) il che comportava un notevole abbassamento dei costi per l'ente.
Poi sono stati nominati altri due capi settore diventandone 6.
Villaricca. Circa 30mila200
abitanti, 92 dipendenti comunali, 6 capi settore (c’è la proposta da parte della giunta
di ridurli a 5).
Mugnano. Circa 34mila500
abitanti, 93 dipendenti comunali, 7 capi settore.
Melito. Circa 38mila abitanti,
72 dipendenti comunali, 6 capi settore.
Marano. Per Marano e Giugliano il discorso è
diverso, in quanto in questi Comuni sono previste anche le aree dirigenziali. A
Marano, oltre ai quattro dirigenti di pianta (due in servizio), operano
sette responsabili di settore.
I capi ufficio, oltre allo stipendio,
percepiscono sia l’indennità di posizione organizzativa che il premio di
risultato.
La posizione organizzativa è un
emolumento aggiuntivo allo stipendio e varia da un minimo di
5mila164,16 a un massimo di 12mila911,41 euro lordi annui.
I responsabili di settore (devono essere di categoria D), oltre alla posizione
organizzativa, percepiscono anche il premio di risultato il cui valore massimo
è il 25% dell’indennità di posizione organizzativa: tale percentuale viene
sempre stabilita dall’organismo indipendente di valutazione (ex nucleo di
valutazione) sulla base degli obiettivi raggiunti, rapportati agli indirizzi
dettati dall’esecutivo. Questi ulteriori voci stipendiali sono tutte
pensionabili, perciò un capo settore in quiescenza dovrebbe percepire
mediamente una pensione variabile dai 2mila ai 2.300 euro netti
mensili.
A Calvizzano da diversi anni i responsabili di
settore, da quello che ci risulta, hanno
quasi sempre percepito la misura massima sia della posizione organizzativa che
del premio di risultato, forse qualcuno anche senza aver raggiunto gli
obiettivi previsti dal Peg (Piano economico di gestione).
Alcuni mesi fa il sindaco facente funzioni Lorenzo Grasso
lanciò la proposta di riduzione dei settori, poiché in numero troppo alto in
rapporto ai dipendenti e agli abitanti: “tre capi ufficio –
dichiarò a calvizzanoweb – a mio parere possono essere sufficienti per
un Comune di piccole dimensioni come Calvizzano.
Ma replicammo che non era passata neanche la proposta di portarli a cinque.
“Sarebbe stato un buon segnale nella direzione del risparmio –
aggiunse Grasso – ma ho dovuto prendere atto che tutti gli altri
consiglieri di maggioranza hanno ritenuto opportuno spostare la problematica a
dopo le elezioni. Mi preme, però, precisare un particolare importante:
non ho mai fatto i nomi di coloro che avrebbero dovuto pagare lo scotto di una
eventuale riduzione dei settori”.
Ora spetta ai Commissari straordinari stabilire
se dovranno essere ancora sette i capi settore o ridurli, andando nella
direzione del risparmio. Cosa faranno?