Al Comune c’è un clima di totale sfiducia:
amministratori e consiglieri comunali si
comportano come se fosse già arrivato il decreto di scioglimento per camorra.
Invece, non c’è ancora nulla di definitivo. Fino a quando non verrà pubblicato il
decreto sulla Gazzetta Ufficiale, siamo solo nel campo dei rumors e basta.
Intanto, continuano, seppur in sordina, le manovre elettorali in vista delle amministrative
che dovrebbero svolgersi il 27 maggio o,
al massimo, il 10 giugno, sempreché il Comune non venga commissariato. I nomi
dei candidati sindaco che circolano sono sempre gli stessi. Quello del medico chirurgo Michele
D’ambra, uno stimato professionista maranese molto conosciuto a Calvizzano, che
avrebbe tra i suoi maggiori sponsor i consiglieri comunali di maggioranza
Pasquale Napolano, Luciano Borrelli, Flora Del Prete, Marilena Trinchillo e
Marialusisa Ferrigno. Quello del presidente del consiglio comunale Antonio Mauriello
che verrebbe appoggiato dal delegato
alle Finanze Giuseppe Santopaolo, dall’assessore Vincenzo Trinchillo e,
probabilmente, da Angelo Ferrillo, presidente associazione “Terra dei fuochi”,
qualora questi non riuscisse a presentarsi autonomamente con una propria lista
e un proprio candidato sindaco; la nostra non è un’ipotesi campata in aria, ma
suffragata dai fatti accaduti al recente
convegno sulla Terra dei Fuochi, svoltosi nell’aula consiliare. Altro nome che
circola è quello dell’ex sindaco Giacomo Pirozzi, il quale potrebbe essere sostenuto
dal veterano dei banchi consiliari Antonio Ferrillo e dal sindaco facente
funzioni Lorenzo Grasso. E questa potrebbe essere la novità. Ultimamente
scrivemmo che Grasso figurava tra coloro che non si sbilanciano, in virtù del
suo ruolo super partes, invece, stando a insistenti voci, da quando ha
constatato che la maggioranza è spaccata sul nome del candidato sindaco, tiferebbe
Pirozzi, in primis, come ci è stato riferito, perché è forzitaliota come lui, in
secondo luogo perché l’ex sindaco ha già governato per cinque anni la città (2003-2008)
con discreti risultati, in ultimo perché ascolterebbe tanto i consigli del suo
amico Paolo Agliata (ha al suo attivo una lunga esperienza amministrativa
risalente agli anni ’70) che vedrebbe in Pirozzi il male politico minore. Il
consigliere di minoranza Biagio Sequino, primo dei non eletti alla Camera dei
deputati per il collegio Napoli nord alle recentemente elezioni politiche, non
sarebbe intenzionato a candirsi alla carica di sindaco: al momento aspira ad
assurgere ad altri ruoli più prestigiosi. Chi appoggerà? Pirozzi si o no: è il
rebus Sequino in stallo sull’alleanza. E il partito democratico? “Se non ci saranno cambiamenti nel modo di fare politica e di amministrare - afferma il segretario della sezione locale Pd,
Antonio Veneruso – scenderemo in campo da
soli, con un nostro candidato sindaco”.