Calvizzano, strade colabrodo: tutte da rifare. Intanto aumentano a dismisura le richieste di risarcimento danni
Nel 2015, per la
sistemazione delle strade interne, l’amministrazione era intenzionata a
investire 3milioni100 mila euro, scesi poi a circa 456mila euro a ottobre 2016.
C’è il progetto, ma i lavori non sono mai iniziati
La neve caduta in
questi due giorni su Calvizzano ha evidenziato ancora di più la fragilità del
sistema viario cittadino. Le buche sono diventate un’autentica ossessione per
gli automobilisti che percorrono le poche strade calvizzanesi: vere e proprie
voragini che si aprono in continuazione in particolar modo in zona San Pietro.
Via Marzabotto è sicuramente la strada a più alto rischio. Anche quelle del
Centro sono tutte piene di buche: da quando si è insediata
quest’amministrazione (giugno 2013) non è stata realizzata ex novo nessuna
strada, solo riparazioni tampone e alla prima pioggia seria o al primo
passaggio di un camion la situazione peggiora. Eppure quest’amministrazione era
intenzionata a cambiare il volto della città, preventivando per la sistemazione
delle strade interne una somma di 3milioni100 mila euro da
reperire attraverso l’assunzione di un mutuo. Il progetto
preliminare venne approvato dalla giunta comunale il 26 novembre 2015.
Poi, dopo lo stop del revisore dei conti alla contrazione di nuovi mutui,
scaturito dal fatto che i parametri di bilancio non ne consentono la
sostenibilità, si stabilì di procedere a step, preventivando nel 2016
l’esecuzione di un primo lotto funzionale dell’importo di 500mila euro.
A ottobre 2016, i 500mila euro diventano circa 456mila217 euro, da
recuperare attraverso residui di vecchi mutui, quindi senza ricorrere a ulteriore
indebitamento. Contestualmente viene approvato pure il progetto esecutivo. A
distanza di circa un anno e mezzo, però, non è ancora partita la gara
d’appalto. Eppure, anche nel piano triennale delle opere pubbliche,
quello approvato il 30 aprile 2016, l’inizio dei lavori era previsto
nel secondo trimestre 2016 (cioè tra aprile e maggio
2016), mentre nel piano di ottobre scorso l’inizio dei lavori è stato
posticipato di un anno cioè al secondo trimestre 2017. Ancora
un’ulteriore modifica è arrivata il 31 luglio scorso con l’approvazione
del nuovo piano triennale opere pubbliche, riportato all’interno del DUP
(Documento unico di programmazione): i lavori di sistemazione delle strade
interne sono stati spostati al 2018: non viene, però, specificato il mese.
Un’ultima cosa per completezza di
cronaca. Nel piano degli obiettivi (PEG) stilato dall’amministrazione e firmato
dall’ex sindaco, il capo dell’ufficio tecnico entro dicembre 2015 avrebbe
dovuto redigere il progetto (non si specifica se quello preliminare o quello esecutivo)
di sistemazione delle strade e, in collaborazione con il ragioniere capo,
contrarre il mutuo da 3milioni100mila euro. Poi non c’è stato più
bisogno di accendere il mutuo, tra l’altro molto oneroso per le casse
dell’Ente, poiché si è deciso di partire con un primo lotto e di finanziarlo
con residui di mutui.
Peg 2015: è scritto a chiare lettere che bisognava contrarre un mutuo di 3milio100mila euro per la sistemazione delle strade |