Personaggi calvizzanesi di un tempo: Assunta Ciaramella nei ricordi del prete-poeta Ciccarelli


“Me la ricordo sorridente, affacciata alla finestra. Amava dialogare con me in modo scherzoso, confidenziale”

Ricordando Assunta

Spalanca la finestra
nel chiarore del mattino,
affacciati sorridente.
Il tuo Signore ha fretta
di visitarti,
porta un messaggio per te.
Accendi una luce,
riponi la brocca
e prepara la mensa
con fiori di campo.
E quando vedrai
nell’ultimo sole
la tremula foglia
posarsi leggera
socchiudi la porta
e riposa.

Assunta Ciaramella era conosciuta come Assuntina “’A lattar”, poiché suo fratello Giacomo, gran signore, sempre con il sorriso sulla bocca, altro personaggio che andrebbe ricordato (io lo chiamavo zì Giacumin, in quanto sua moglie, zia Ninetta, era cugina a mio suocero, la buonanima di Raffaele Paolone detto “Papariello”), aveva una salumeria e portava il latte nelle case. Assunta Ciaramella era del 1922: morì il 25 gennaio del  2000 a 78 anni compiuti.

M.R.  

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