Calvizzano, nella chiesa Santa Maria delle Grazie pure le cappelle sono belle: nella quarta tappa, quella dedicata al Sacro Cuore di Gesù


Sacro Cuore di Gesù, seconda cappella a sinistra di chi entra

Al 1618 la famiglia Cavallo aveva già edificato una cappella dedicata a Santa Maria del Principio, facendo anche donazione dei beni, perché vi celebrassero alcune messe ogni settimana.
Al 1684, pur conservando il quadro primitivo della Madonna, fu denominata cappella del Crocifisso. Per una innovazione apportata dopo il 1700, il titolo fu cambiato in quella di Santa Lucia e sull’altare venne collocato il quadro riproducente il martirio della Santa.
Ancora un’ultima trasformazione la subì nel 1906. Il parroco Carandante volle dedicare l’altare al Sacro Cuore di Gesù ed arricchire la cappella di una bella nicchia e di una prodigiosa statua, opera del valente artista napoletano Cerrone, sotto la magistrale guida del chiarissimo Vincenzo Irolli (grande pittore di origini calvizzanesi: ne abbiamo parlato ampiamente in un articolo), che Calvizzano lungamente ospitò, quando “con le sue audacie cromatiche, in certi vibranti motivi, qui ritraeva la vita semplice e rurale e la sana, fresca. Palpitante gioventù muliebre di queste contrade”.

La parte esterna  della nicchia contenete la statua del Sacro Cuore di Gesù fu restaurata nel 2006 dalla buonanima di Cristofaro Agliata, più volte assessore al Comune di Calvizzano, esperto di storia locale ed arte religiosa. Agliata realizzò anche dei capitelli in legno fogliati in oro zecchino (sistemati sull’altarino) che vennero però trafugati quando era parroco don Luigi Ferrillo.   

Data del restauro curato dalla buonanima di Cristofaro Agliata 

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