Calvizzano, buon sangue non mente: i ricordi d’infanzia di Franco Ciccarelli, fratello del prete-poeta Michele



Ricordi d’infanzia

Mi tornano in mente i
ricordi d'infanzia,
quei bellissimi giorni dai
mille colori,
il sole caldo di maggio,
 il profumo intenso dei fiori.
Mi ricordo di un gatto
un po’ cieco
e le spighe dorate bollite
col sale,
soffice muschio spalmato
di brina
pastori di creta per il Santo
Natale.
Mi ricordo di quand’ero
bambino
il sorriso sincero
delle persone più care,
l'acqua fresca delle
fontane,
Salerno d’estate
e la brezza del mare.
 Mi ricordo di un tempo
lontano
gli alberi di ciliegie
su una lunga salita
 i nostri giochi per strada,
gli strani disegni fatti
a matita.
Mi ricordo di un vecchietto
un po’ strano
e le sue calze di lana
alla sera,
cani randagi bagnati,
una maestra per niente
severa.
Mi tornano in mente
i ricordi d'infanzia,
le fanfare, le giostre e i libri
di scuola,
pozzanghere d’acqua
piovana
la messa col prete cinto
di stola.
Mi ricordo della mia umile
casa
e di una bottega affianco
al portone,
more succose su una foglia
di fico,
corse veloci incontro a un
pallone.
Mi ricordo l'immensità del
cielo
e il sapore buono del pane,
gli occhi azzurri di mio
padre,
il dolce odore del grano.


Visualizzazioni della settimana