Altro parere autorevole sulla vicenda video: quello di Gennaro GB Ricciardiello


Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?». Giovanni 18-23.

Credo sia questo il passo che adesso risuona nella testa di don Ciro a cui se c’è una “colpa” che gli si possa ascrivere, è l’ingenuità proprio simile a quella di Gesù che non capiva i meccanismi umani perché al di sopra. Un “difetto” a cui tutti noi dovremmo ambire.
L’ingenuità di non comprendere di aver innescato supposizioni e libere interpretazioni sul rapporto che si era instaurato tra lui e il compianto sindaco Salatiello, quindi visto che nessuno ne parla (ad alta voce!) e siccome ritengo che l’unica soluzione per uscire dal marasma dei pettegolezzi sia dirsi le cose in faccia, cerchiamo di analizzare la cosa, ognuno nella sua libertà di espressione e di coscienza.
Noi non ci possiamo permettere di presumere altro, quindi possiamo solo credere nella versione del parroco per cui tra i due stesse nascendo una sincera amicizia personale anche per un avvicinamento alla fede del compianto sindaco. Allora quali sarebbero i fattori che hanno innescato i malumori? Personalmente avrei preferito evitare di ascoltare, nella serata di chiusura del “Villaggio di Dio” i ripetuti e reiterati ringraziamenti personali, da parte della speaker “Al sindaco Giuseppe Salatiello” che semmai andavano fatti all’amministrazione comunale. Chiaramente non c’è nessun motivo per presupporre che quei ringraziamenti fossero “commissionati” dal parroco, ciò non toglie che quelle parole fossero stridenti in quel contesto.
Molti altri pensano (ma non dicono) che l’omelia del parroco durante i funerali del sindaco sia stata eccessivamente celebrativa o addirittura “santificante”, semmai ce ne fosse bisogno, ritengo che sotto questo aspetto nessun sospetto è lecito visto che si parlava di qualcuno che non avrebbe più potuto “aiutare” nessuno, se non intercedere per noi poveri mortali.
La critica che credo muova il buon Rosiello verso il parroco è quella di essere stato tacciato – proprio durante quell’omelia-  di insinuatore, quando fece la (secondo me) lecita domanda, sul suo blog, ai fini del confronto, se per le casse comunali fosse il caso di spendere quelle cifre per il “Villaggio di Dio”, anche in quel caso errore di ingenuità da parte del parroco: ci avrebbero pensato le schiere di persone (me compreso), che sanno cosa significa e cosa c’è dietro quell’evento, a spiegare che quei soldi sono stati i meglio spesi nella storia di Calvizzano. Invece così qualcuno  intese che finché si spendesse per la parrocchia, a qualunque costo, tutto andava bene.
La mia personale opinione, quindi per quel che conta, è che conoscendo la scaltrezza politica di Salatiello, stesse cercando di sfruttare l’immagine del parroco come paravento per certi aspetti e come popolarità per altri.
Detto questo ribadisco più che mai la mia stima e ammirazione verso don Ciro e rispetto verso la memoria di Giuseppe Salatiello.
Per le altre vicende, come andare a sollecitare (se così è stato) il dovuto da parte del Comune verso le suore catechiste, che come ben sappiamo, perché documentato dallo stesso blog “Calvizzanoweb” più volte sono state sull’orlo di essere costrette a chiudere la struttura, penso che più che una colpa sia un dovere per un parroco.
Don Ciro e Mimmo Rosiello sono due caratteri forti che mettono passione in quello che fanno e qualche volta quella passione è un po’ troppo “travolgente”… ma ce ne vorrebbero tante di persone così, mi sento fortunato ed onorato di essere amico di entrambi, ma le responsabilità ed il ruolo del parroco credo che debbano essere tutelate e custodite con maggior cautela.
Il fatto che queste righe passino attraverso il blog “Calvizzanoweb” testimoniano la stima reciproca che lega il sottoscritto con il responsabile dello stesso.
Gennaro GB Ricciardiello


Nulla da aggiungere se non una citazione: Gesù è la porta: "se uno entra attraverso di me" (Gv 10, 9), dentro sé stessi dunque, "sarà salvo, sarà liberato" (cfr ivi). Solo l'amore autentico guarisce, spiritualmente e umanamente.

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