Calvizzano- “Nuovi poveri”, monta la protesta dei volontari del servizio civico: "ci spetta lavorare altri due mesi"
Premessa
d’obbligo per non calpestare mai la dignità di nessuno: per “nuovi poveri” intendiamo tutte quelle persone cadute
in disgrazia economica sia perché hanno perso il lavoro sia perché non riescono a
trovare un impiego, oppure si arrangiano con lavori saltuari e mal retribuiti. Per costoro, anche una boccata di ossigeno di circa 300
euro al mese, diventa fondamentale
Erano una ventina: si sono dati appuntamento alle
ore 8.30 fuori al Municipio. Alle 9.00 è arrivato l’assessore Vincenzo
Trinchillo che li ha ricevuti nell’aula consiliare. Dopo circa mezzora è
sopraggiunto anche il sindaco facente funzioni Lorenzo Grasso. Parliamo, ovviamente, degli scontenti del
servizio civico comunale: i circa 70 volontari che, a giugno scorso, hanno firmato
un contratto quadrimestrale, ma hanno lavorato per soli due mesi, a differenza
dei colleghi più fortunati che li hanno preceduti, ai quali sono stati
garantiti tutti i quattro mesi.
“In questo momento non abbiamo un euro in cassa –
hanno detto sia Trinchillo che il vicesindaco (come preferisce essere definito)
– neanche quei pochi soldi che occorrono per garantire il trasporto scolastico (affidato a 4 operatori del servizio civico
comunale dei progetti “Scuolabus e “Bimbi a bordo”: due autisti e due
assistenti, Ndr). Ora che è terminata la fase di invio documenti alla
Commissione d’accesso che ha tenuto impegnati i capi settore per due settimane,
cercheremo, insieme al ragioniere capo e al consigliere comunale Giuseppe
Santopaolo (delegato alle Finanze) di riuscire a reperire nelle pieghe del
bilancio, perlomeno 20 mila euro per garantirvi altri due mesi di lavoro”.
I pacifici dimostranti hanno delegato Rosaria
D’Angelo a interfacciarsi con l’amministrazione. Insomma, dovrà essere un’autentica
spina nel fianco sia del vicesindaco che dell’assessore Trinchillo, senza mai mollare la presa fino a quando non saranno
reperite le risorse.