Al rito di apertura della Porta Santa di luglio 2016 parteciparono oltre 6 mila persone |
Alla marcia della pace di dicembre 2015, organizzata dall'Istituto Polo, presenziarono oltre duemila persone |
In un paese alla
deriva, dove aleggia l’ombra dello scioglimento del Consiglio comunale per
infiltrazioni camorristiche, dove gli amministratori non riescono neanche a
organizzare una semplice area pedonale di 50 metri, bisogna solo ringraziare la
scuola della preside Scarpa e la parrocchia di don Ciro se si riescono ad avere
spicchi di positività. Due personaggi che stanno dando lustro alla città per le
tante iniziative sfornate in continuazione: le uniche due persone che sono
riuscite a portare in piazza migliaia di cittadini: la preside con la marcia
della pace, il parroco con il rito di apertura della porta Santa. E non si
fermano mai. Scuola e parrocchia si avviano a diventare sempre più veri e
propri Poli culturali, obiettivo che, tra l’altro, si è sempre posto fin dall’inizio della sua
avventura calvizzanese la dirigente scolastica Armida Scarpa: una scuola mai
più vista come ambiente formale con rapporto alunni classe, ma uno spazio
aperto al dialogo, alla cultura e allo scambio generazionale. E ci stava
riuscendo, anche se, nel 2016, c’è stata una fase di stand by. Ma l’anno
scolastico 2017-2018 è iniziato alla
grande, nonostante il Comune non svolga al meglio il suo compito (aula
inagibile da oltre un mese e mezzo, refezione scolastica che ancora non parte).
Anche per l’informazione
scuola e parrocchia sono diventate due fonti preziose: la maggior parte delle
notizie le attingiamo da questi due luoghi ormai diventati autentici baluardi
di legalità.