Dopo quella di Mujica, l’ex presidente uruguayano,
noto per lo stile di vita povero e dimesso che ha sempre praticato, la storia
di questo Stato sudamericano che ci ha colpito di più è quella di sua moglie Lucia
raccontata da Pietro Veronese su “il venerdì di Repubblica”.
Lucia Topolanscky, nonostante i suoi 73 anni, è
ancora una donna molto tosta. In gioventù militò nel famoso movimento
guerrigliero dei Tupamaros e per sua stessa ammissione partecipò a rapine a
mano armata. Imprigionata e troturata, riuscì ad evadere strisciando per quasi
un’ora lungo le fogne, immersa nei liquami. La riarrestarono e passò un lungo
periodo in isolamento. Per tredici anni, in carcere, fu lontano dal suo amato
compagno, anch’egli detenuto. Era soprannominata la “Tronca”, cioè tronco
d’albero, per dire quanto era dura. Oggi Tupamaros è il nome di una birra (qui
in Italia) e Lucia Topolanschy dal 2010 è senatrice dell’Uruguy. Da qualche
giorno è anche vicepresidente del suo Paese, la prima donna a ricoprire la
carica. Pepe e Lucia sono marito e
moglie dal 2005 ma stanno insieme da una vita. La coppia, dopo aver condiviso
l’impegno rivoluzionario giovanile, condivide adesso l’aver servito nelle
massime cariche dello Stato. E anche il fatto di essere stati eletti senatori
con il più alto numero di voti di tutto l’Uruguay: primo lui, seconda lei.