Fa di nuovo tappa a Napoli il tour
promozionale del disco “Aspettamm' ancora”, esordio da solista del cantautore e
chitarrista, romano d'adozione, Antonio Maresca: dopo la presentazione
ufficiale di giugno al Cellar Theory Live di vico Acitillo e la data di
luglio al Beer Garden di via Coroglio, sabato 30 settembre tocca
all'MMB (vico Quercia 3) ospitare le sonorità funky dell'album
scritto, composto ed arrangiato dallo stesso Maresca, e distribuito sul
digitale dall'etichetta indipendente Full Heads.
Un
disco – uscito ufficialmente il 9 giugno scorso – che è un inno alle attese: la
speranza che si realizzi il sogno, e di una storia d'amore e del coronamento
professionale, fa continuamente capolino tra le note puntuali e trascinanti di
“Aspettamm' ancora”. Registrato a Roma, il progetto vede la luce dopo un lungo
periodo di gestazione, necessario per includervi le molteplici esperienze
musicali e di vita accumulate in questi anni. Cantautore e chitarrista
d'origine napoletana, Antonio Maresca, nella sua intera produzione, persegue il
doppio binario della musica strumentale, da un lato, e della canzone d'autore,
dall'altro; due versanti che, qui, trovano una più che compiuta sintesi: il suo
è un percorso che parte dal sound della città natale, in particolare
quello del Neapolitan Power, passa attraverso le contaminazioni del jazz
e della musica nera – complice, una lunga permanenza negli Stati Uniti –, ed
approda, infine, alla canonica forma-canzone, inscrivendosi, quindi, nel solco
cantautorale della scuola capitolina. Il risultato è una miscela irresistibile
di funk, rock, jazz e world music, assorbita
magistralmente, suonando oltreoceano ed in giro per l'Europa, soprattutto a
Londra.
L'apertura
del concerto all'MMB sarà affidata a Scandalo delle Rime; a
seguire, invece, il dj set by Vitt. Ingresso 5 euro.
PROSSIME DATE DEL TOUR “ASPETTAMM' ANCORA”
29/09/17
Sparwasser, Roma
30/09/17
M M B, Napoli
12/10/17
Contestaccio, Roma
27/01/18
Asino che vola, Roma
Sul
palco: Antonio Maresca, voce e chitarra; Carlo Ferro - piano e
tastiere; Olimpio Riccardi, sax soprano e tenore; Toto Giornelli, basso; Duccio
Luccioli, batteria.
Tracklist:
1. Aspettamm’ ancora 4:22
2. L’aria 4:26
3. Il Funkazzista 5:03
4. Vento di melodia 5:25
5. Nun crire cchiù 6:00
6. No more camorra 4:20
7. Turntable 5:06
8. L’importanza dei nomi 3:54
9. Nun ce vo’niente cchiù 9:40
10. Silent 4:45
Testi, musiche, arrangiamenti e orchestrazioni di Antonio
Maresca.
Prodotto da Antonio Maresca e Raffaella Limongi.
Musicisti
Antonio Maresca: voice, acustic and electric guitar
Giuseppe Salvaggio: bass and duble bass
Carlo Ferro: piano and keyboards
Marco Tardioli: drums
Dario Zema: percussion
Claudio Giusti: tenor and bariton sax
Daniele Manciocchi: tenor sax
Simone Alessandrini: alto and soprano sax
Davide Di Pasquale: trombone
Luca Iaboni: trupet
Sara Sileo: choir
Chiara Calderale: choir
Anna Fondi: choir
Registrato al “Fourth Mile Studio” e al “Groovfarm” di Roma.
Ingegneri del suono: Massimiliano Mantione e Davide
Abbruzzese.
Missato e masterizzato al “Fourth Mile Studio” da
Massimiliano Mantione e Antonio Maresca.
BIO
Nato a Napoli il 3
ottobre del 1979 da madre catanese e padre napoletano, Antonio Maresca è figlio
del Regno delle due Sicilie. Da adolescente si trasferisce a Roma con vecchia
chitarra del padre al seguito, portando con sé il fascino e le contraddizioni
della cultura partenopea, oltre alle varie influenze della musica mediterranea.
In cerca di esperienze,
appena diciannovenne, decide di andare a vivere in Inghilterra, questa
volta, portandosi la sua prima chitarra
elettrica ed un enorme zaino colmo di sogni.
Comincia ad esibirsi come
artista di strada nelle piazze e nell’underground della capitale britannica,
conoscendo numerosi musicisti e partecipando a diverse jam sessions nei locali
di Londra. Prende parte all’Edinburgh Fringe Festival, storico evento scozzese
dedicato alla musica di strada, iniziando un periodo di due anni durante il
quale suona in giro per l’Europa, fino ad arrivare a Barcellona, dove matura la voglia di approfondire lo studio
della chitarra.
Rientra a Roma e si
iscrive al “Saint Louis College of Music”, corso di diploma in chitarra Jazz:
qui studia e suona con numerosi musicisti di rilievo come Dario La Penna, Eddy
Palermo, Claudio Mastracci, Pierpaolo Principato, Stefano Sabatini, Marco
Siniscalco, Gianfranco Gullotto, Antonio Solimene, Lello Panico, Marco Manusso,
Michel Audisso, Alfonzo Deidda e molti altri.
Nel maggio del 2002,
presso gli studi “La fattoria sonora” di Roma registra e co/arrangia l’album
del cantautore africano Grivas , dal titolo “Love will change this World”. In
seguito, insieme a Elisa Rossi, Giuseppe Salis, Toto Giornelli e Claudio
Sbrolli, forma i “Non Soul Jazz”, formazione che rivisita standard jazz in
chiave moderna. Con questa formazione, parte per una tourneé estiva in Sardegna
suonando al“Jazz a Carbonia-Iglesias”. Al loro rientro a Roma, vengono
selezionati tra le band più interessanti nel panorama del Saint Louis, e
vengono inseriti nella rassegna concerti di “Villa Celimontana”.
Segue il laboratorio
Samba/Jazz del chitarrista Eddy Palermo, approfondendo lo stile della chitarra
brasiliana e, in una delle lezioni, ha la fortuna di suonare con il chitarrista Toninho Horta. Da questa
esperienza nasce il quintetto “Nossa Bossa 5th” con cui registra un EP e un
disco che rivisita brani della tradizione brasiliana, e si esibisce per diversi
anni nei migliori club della capitale.
Fonda il “Fourth Mile
Studio” e si specializza nella fonia e nelle tecniche di registrazione.
Collabora come fonico, turnista, arrangiatore e produttore per diversi
musicisti e giovani cantautori italiani.
Si iscrive al corso di
Arrangiamento per Big Band di Andrea Avena e Roberto Spadoni, perfezionando le
tecniche di scrittura e composizione. Nasce così l’Antonio Maresca Project, un
progetto strumentale di composizioni inedite che spazia dal Jazz/Rock alla
Fusion.
Nel 2010 è finalista all’
“European Jazz Contest” e si esibisce al Caffè Letterario di Roma, insieme a
band selezionate da diverse parti d’Europa. Decide di trasferirsi nuovamente,
questa volta negli Stati Uniti, e suona, per svariati anni, nei locali di New
York e del New Jersey. In questo periodo nasce l’esigenza di una nuova forma di
espressione che sfocia nel cantautorato, dando vita alla veste particolare che
caratterizza le sue composizioni, una sorta di musica strumentale d’autore.
Nel 2011 è finalista al
“Tour Music Fest”, mentre l’anno successivo al festival “Musichè”. Si esibisce,
poi, sullo storico palco de “La Casa del Jazz”.
Nel 2013 arrangia,
produce, registra, missa e suona le chitarre nel disco “Back to square one” di
Renato Palazzo; nello stesso anno è nuovamente finalista al ”Musichè” e suona
su un altro storico palco di Roma, l’Atlantico Live.
Nell’ estate del 2014
viene selezionato per chiudere la rassegna dei concerti della Notte bianca a
Guidonia, condividendo il palco con Debora Iurato e Alex Britti. A novembre
apre il concerto di Raiz & Almamegretta al ”Rising Love” di Roma. Nel 2015
entra in studio e inizia a lavorare al suo primo disco di inediti dove si
occupa dei testi, delle musiche e degli arrangiamenti.
Dall’11 Marzo al 6 Maggio
segue il laboratorio di scrittura per cantautori, “Impara a Nuotare”,
organizzato da Filippo Gatti in collaborazione con “Na’ cosetta”: lavora a
stretto contatto con artisti, produttori, e addetti ai lavori come Francesco
Bianconi, Riccardo Sinigallia, Francesco Di Bella, Giorgio Canali, Francesco
Gatti, Federico Guglielmi e Francesco Motta.
Il 6 Maggio è ospite
musicale, insieme a Simone Avincola, del varietà “Sgombro”, nuova realtà romana
che mette insieme attori, cantautori, scrittori e performers in un unico
spettacolo ogni volta diverso, con Davide Grillo, Claudio Morici, Daniele
Parisi, Il Nano Egidio, Ivan Talarico, Luca Ruocco, Gioia Salvatori, Giulio
valentini e Cristian Raimo.
Il 9 giugno 2017 esce,
nei migliori negozi di dischi ed in tutti gli store digitali, l'album
d'esordio, dal titolo “Aspettamm' ancora”, rimasto in cantiere per due anni. Il
disco sarà presentato, la sera stessa, al Cellar Theory Live di Napoli, per
fare così ritorno nella terra che gli ha dato i natali.