Calvizzano, mutamento scenari politici e amministrativi: inizia una nuova era, ma chi la rappresenterà ai vertici?
Con l’improvvisa dipartita dell’ex sindaco si sono
stravolti completamente gli scenari politici, con evidenti ripercussioni sui
futuri assetti amministrativi della città. Se non fosse accaduta questa tragica
fatalità, alle prossime elezioni del 2018, quasi sicuramente, si sarebbero
affrontati due competitor alla conquista dell’ambita poltrona di Primo
cittadino: Salatiello contro un altro candidato, probabilmente espressione di
un cartello elettorale composto dai due neonati movimenti “Primavera
Calvizzanese” (costituito da ex pirozziani, da esponenti del partito
democratico e anti salatielliani dell’attuale maggioranza) e “Calvizzano Bene
Comune”, rappresentato sostanzialmente dal consigliere di minoranza Biagio
Sequino. Tutti, infatti, erano in sintonia sul fatto che solo con due liste ci
sarebbe stata qualche flebile speranza di poter battere Salatiello. Ora, però,
il panorama politico completamente alterato, avrebbe fatto ringalluzzire anche
coloro che avevano dichiarato apertamente di non essere interessati alla
poltrona di sindaco di Calvizzano. Sulla carta, dunque, stando alle
indiscrezioni, al momento i papabili alla carica di sindaco dovrebbero essere
quattro: l’ex Primo cittadino Giacomo Pirozzi, l’attuale presidente del
Consiglio comunale, Antonio Mauriello, l’ex capogruppo di maggioranza ed ex
assessore al Bilancio Giuseppe Santopaolo e il salviniano Biagio Sequino,
consigliere comunale di minoranza. Pare che l’ex sindaco Giuseppe Granata,
contattato da suoi irremovibili supporters, per convincerlo a scendere di nuovo
in campo, abbia declinato l’invito. Partiamo da Pirozzi. Doveva essere il capo indiscusso dell’opposizione, per
rappresentare degnamente i circa 2mila700 elettori che avevano creduto in lui
alle ultime amministrative, invece è diventato una sorta di desaparecido per le
sue limitatissime presenze in Consiglio comunale. Contattato da noi a gennaio
scorso si limitò a dire: “basta con la
politica, voglio solo fare il medico”. Pensò pure di dimettersi, ma poi
cambiò idea. Ha governato Calvizzano
dal 2003 al 2008, ottenendo discreti risultati.
Antonio
Mauriello. Non ha mai nascosto velleità di fare il salto di
qualità per aspirare a indossare la fascia di Primo cittadino di Calvizzano. Ma,
anche per questa tornata elettorale, aveva deciso di farsi da parte e ridimensionato
le sue ambizioni, per non ostacolare il cammino di suo cugino Peppe Salatiello
con il quale si era riconciliato dopo anni di rapporti molto tesi. Mauriello, a
febbraio scorso, aveva dichiarato al nostro blog che non era intenzionato a
candidarsi a sindaco e di volersi dedicare completamente alla sua professione
di ingegnere, dirigente presso il Centro di Biotecnologie Ceinge. E’ una
persona preparata e seria sul lavoro: è stato vicesindaco e assessore, durante
l’amministrazione Granata. Rappresenterebbe la continuità dell’azione amministrativa
salatielliana.
Biagio
Sequino. Lui e Angela De Vito sono stati gli unici due
consiglieri comunali a fare un po’ di timida opposizione. Sequino, tra l’altro esponente
di rilievo nel panorama provinciale del Movimento politico “Noi per Salvini”, a
ottobre 2015 ci contattò per dirci in anteprima che, essendo disgustato dalla
politica calvizzanese perché gli
avversari lo volevano far fuori con mezzi impropri, unicamente per bloccarlo,
aveva deciso non candidarsi più e di continuare a fare opposizione per il resto
del suo mandato, solo per rispetto dei 1200 cittadini che l’avevano votato. Le
due esperienze, quella di consigliere comunale e di coordinatore provinciale
del Movimento leghista, l’hanno fatto sicuramente crescere e acquisire un
bagaglio di conoscenze sia politiche che amministrative utili per il suo
futuro.
Giuseppe
Santopaolo. Anche Giuseppe Santopaolo, da sempre leader del
gruppetto dei dissidenti di maggioranza, ha sempre negato di volersi candidare
alla carica di sindaco Anzi, a febbraio
2015, in risposta a un nostro articolo in cui ipotizzavamo un evento del
genere, ci inviò una missiva nella quale confermava la sua fedeltà al sindaco e
che stava addirittura lavorando per un governo Salatiello-bis, alla luce dei
buoni risultati raggiunti. Invece, non ci eravamo sbagliati, poiché ci risulta
che Santopaolo, persona preparata con le idee chiare sul futuro di Calvizzano e
che in questi quattro anni di gavetta ha acquisito molte conoscenze sul funzionamento della macchina burocratica amministrativa, avrebbe partecipato a diverse riunioni
politiche con il neonato gruppo Primavera calvizzanese per trovare un’intesa
sui futuri assetti politici e amministrativi della città.
Siccome la politica è un continuo divenire, da qui
alla data delle prossime amministrative, gli scenari potrebbero cambiare
continuamente. E’ probabile che Pirozzi decida di non ricandarsi, che Sequino,
come si vocifera, insieme al suo amico Giuseppe Galiero, appoggi Mauriello (entrambi
si candiderebbero nella lista dell’aspirante alla poltrona di Primo cittadino),
che Santopaolo e Mauriello, essendo ambedue vicino alle posizioni dell’onorevole
Lello Topo, trovino un’intesa per cui uno dei due si farebbe da parte, che
spunti il nome di qualche altro candidato sindaco, espressione della società
civile. Insomma, tutto è ancora in itinere. Adesso, godiamoci le ferie:
ritorneremo sicuramente sull’argomento agli inizi di settembre, quando le cose
saranno un po’ più chiare.