Calvizzano saluta e ringrazia il suo amato viceparroco don Paolo che “ritorna da San Francesco”. La comunità commossa: “perdiamo una grande guida spirituale”


Ieri sera,  in un clima di grande commozione (tante persone non hanno saputo trattenere le lacrime, a partire dal parroco don Ciro), la comunità religiosa di Calvizzano ha salutato  il vice parroco don Paolo che ritornerà a indossare il saio di frate francescano in un Comune della penisola sorrentina. Suggestiva  è stata la cerimonia, allietata da canti dei giovani del coro parrocchiale. Non sappiamo quali siano state le motivazioni che lo abbiano spinto a prendere una decisione del genere. Da frate francescano ha già vissuto una lunga esperienza nell’ordine dei frati minori anche nel convento di Santa Maria degli Angeli a Marano. Di lui si dice che è un prete “integralista” nel senso che la sua vita è tutta basata sull’applicazione del Vangelo. Pare che il suo nuovo percorso inizi da frate eremita. Ha 42 anni ed è di San Giorgio a Cremano. E’ uno sportivo, un super tifoso del Napoli, ed ha anche grande senso dell’humor. E’ una persona umile che fa il suo lavoro in silenzio, una vera guida spirituale per giovani, grandi e anziani. Ogni ulteriore considerazione è superflua. Buona fortuna don Paolo: a Calvizzano non la dimenticheranno, soprattutto per il messaggio d’amore che ha saputo diffondere all’intera comunità. Lui e don Ciro hanno costituito una coppia formidabile: attraverso le numerose iniziative messe in campo, hanno ridato entusiasmo e speranza a tutti coloro che gravitano intorno alla parrocchia di Calvizzano. E i risultati sono ben visibili.

Nel 2016, nell’ambito del premio culturale “Città di Calvizzano, don Paolo è stato nominato personaggio dell’anno

Don Polo al centro, quando era frate francescano a Marano

Perché don Paolo? Misericordia, gioia, umiltà, obbedienza, fraternità e amore. Tutto questo don Paolo ha deciso di continuare a testimoniare come sua missione in questa società, che sempre più sta sentendo il bisogno di invertire la rotta per incamminarsi verso il sano spirito francescano.
Anche per don Paolo, dunque, il primo amore non si scorda mai. A gennaio andrà via da Calvizzano (l’ok al trasferimento è arrivato con 5 mesi di ritardo). Ritorna a essere frate francescano, dopo la lunga pausa di riflessione nelle vesti di sacerdote: più precisamente, come vice-parroco della chiesa “Santa Maria delle Grazie”.
Alla fine la “ri-chiamata” di San Francesco è stata più forte. È proprio vero: la vocazione francescana non fa sconti, quando l’abbracci non ne puoi fare più a meno.




Tanta gente ha pianto: vedi video

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