Incredibile ma vero quanto accaduto ad Antonio
Liccardo, proprietario del distributore gas/benzina di viale della Resistenza
(di fronte ex mobilificio Ciat): per il rimborso della quota eccedente del
contributo concessorio, pari a 3mila371,57
euro, ha dovuto aspettare circa dodici anni. I fatti. L’imprenditore, con
istanza del 27 maggio 2005, inoltra richiesta rilascio permesso a costruire per
la realizzazione di un impianto stradale di distribuzione GPL su viale della
Resistenza. L’ esito favorevole della domanda viene comunicata all’interessato
il 12 ottobre 2005, con contestuale calcolo del contributo di costruzione
ammontante a 9mila013,28 euro,
versato l’8-11-2005. Il 12 dicembre 2005, il signor Liccardo comunica la
necessità di apportare delle variazioni in diminuzione dei manufatti
autorizzati e, contestualmente, richiede la rideterminazione del contributo
concessorio e la restituzione delle somme versate in eccesso. Somme che gli
vengono restituite, dopo ulteriore richiesta inoltrata all’ufficio tecnico il
30 settembre 2016. La determina di
rimborso viene firmata del capo dell’ufficio tecnico, ing. Lorenzo Tammaro, il
16 gennaio 2017 e pubblicata all’albo pretorio online il 5 aprile 2017.
L’imprenditore, probabilmente, non aveva bisogno di quei 3mila371 euro per
poter campare, ma non è giusto che abbia dovuto aspettare tutti questi anni per
un rimborso che gli sarebbe spettato ad horas.