L’inchiesta di “Report” sui vaccini e le polemiche: la Rai vuole chiudere il programma. Siete d’accordo?

Ecco il parere, che condividiamo in toto, del giornalista e noto scrittore Antonio Menna, maranese da sempre, nonostante abiti a Napoli da diversi anni

Antonio Menna, scrittore di fama internazionale


“Report, Presa diretta, alcune inchieste di Piazza pulita, come una volta Samarcanda: io ci sono cresciuto col mito di questo giornalismo, l'ho sognato e l'ho ammirato, e non mi piace chi, in queste ore, invoca la mannaia per spegnere queste voci. Guai a non avere questo giornalismo: che va a ficcare il naso, che va a scavare nelle carte, che lavora mesi nelle retrovie e ti consegna letture scomode, critica, punti di vista angolari e contro il potere. Anche se - proprio da innamorato di questo giornalismo - un po' di autocritica su tremendismo, complottismo, retorica, scandalismo da due soldi, ridicoli inseguimenti delle persone con non-interviste spacciate per scoop e gioco diabolico del taglia/incolla del fotogramma per mettere in ridicolo la gente, senza aggiungere nulla alla verità, bisognerebbe farla. E' più facile ammazzarti se ti scavi la fossa”.

Secondo noi ha perfettamente ragione: spegnere questa trasmissione sarebbe un affronto al pluralismo dell’informazione e un vero attacco alla democrazia.  E’ giusto criticarle quando si commettono errori, ma parlare di grave disinformazione è davvero ingiusto. Tra l’altro non va dimenticato che Report  non è del giornalista Sigrifido Ranucci, messo in questi giorni sott’accusa da medici e dal Ministro della Salute Lorenzin, ma dei cittadini che pagano il canone.


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