Calvizzano, i parenti dell’ex assessore Borrelli fanno causa al Comune

Locali adibiti a deposito fino al 2015

L’Ago.Trin, la società intestata a un parente stretto dell’ex assessore Luciano Borrelli, attualmente consigliere di maggioranza, ha fatto causa al Comune per il recupero di canoni di locazione non pagati. Il titolare del presunto credito, in seguito al ricorso presentato al tribunale di Napoli Nord, avrebbe ottenuto dal giudice competente un provvedimento (decreto ingiuntivo), notificato al Comune il 23 marzo scorso, con il quale si ingiunge l’Ente di adempiere entro quaranta giorni al pagamento della somma dovuta per affitti non corrisposti, relativi ad alcuni locali ubicati nel parco di un Condominio di via Aldo Moro ( dove c’è la caserma dei carabinieri per intenderci). Il Comune, nella persona del sindaco, per evitare l’esecuzione forzata, si è opposto al decreto ingiuntivo, demandando alla responsabile del Settore legale il compito di  inoltrare richiesta al Consiglio dell’ ordine degli Avvocati di Napoli e/o all’Università degli Studi di Napoli per l’individuazione di un legale che rappresenti e  difenda le ragioni dell’Ente. Come mai si è fatto ricorso a due Enti prestigiosi per la ricerca di un avvocato?
“Perché – come è scritto nella delibera di giunta, nella quale l’esecutivo autorizza il sindaco a stare in giudizio – la questione degli affitti passivi è stata più volte attenzionata da parte di altri  e diversi Organi e Autorità, per cui diventa stringente l’obbligo per l’Ente assicurare la massima terzietà alla vicenda, onde garantire la dovuta trasparenza amministrativa del procedimento e neutralità”.
Fin qui la questione decreto in giuntivo, che, per interpretarla, non essendo esperti di argomenti legali e amministrativi, abbiamo dovuto fare i salti mortali, leggendo e rileggendo decine di volte l’atto amministrativo, tra l’altro scritto, a nostro avviso, in burocratese e interpretabile solo da chi conosce bene la vicenda che cerchiamo di riassumere in breve.
L’AGO.TRIN. è proprietaria di diversi locali che il Comune prese in affitto  dal lontano 2002, pagando circa 20mila euro l’anno (19mila960,55 per la precisione). Con delibera di giunta 37 di maggio 2015, l’amministrazione decise, nell’ambito dell’approvazione del piano triennale di razionalizzazione della spesa, di dismettere i locali adibiti a deposito, risparmiando 12mila151,81 l’anno. Ad aprile 2016, sempre con delibera di giunta, l’amministrazione decise anche di dismettere i locali sede della Polizia municipale, risparmiando altri 4mila606,28 euro l’anno. Attualmente il Comune versa  all’AGO.TRIN solo 3mila202,46 euro l’anno, a titolo di canone di locazione di una parte dei locali dove alloggiano i carabinieri.
Fitti passivi, Il consigliere di minoranza Biagio Sequino è stato l’unico politico a denunciare pubblicamente gli sprechi del Comune   
Riproponiamo un articolo pubblicato sul nostro blog a maggio 2015


Sequino: “è scandaloso aver favorito per tutti questi anni i parenti di un assessore. Si potevano risparmiare fior di quattrini”

Se non fosse stata pubblicata la delibera di giunta 37 del 15 maggio scorso non si sarebbe mai venuto a sapere che il Comune per i canoni di locazione sborsa40mila109,26 euro ogni anno, di cui 12mila151,81 euro per il fitto di locali adibiti a deposito, ubicati a fianco al Comando dei vigili urbani. Locali che fino a 6-7 anni fa venivano utilizzati dall’Istituto Polo. Ma cosa è conservato in questi 554 metri quadrati? Tutti quelli che abbiamo interpellato non ci hanno saputo fornire spiegazioni o informazioni utili a riguardo. Ora l’amministrazione è corsa ai ripari? Sono stati, infatti,  approvati in giunta gli adempimenti preliminari del piano di
razionalizzazione della spesa degli affitti passivi, ai sensi della legge 244 del 24-12-2007, nel  quale si è dato mandato al responsabile del settore Patrimonio di addivenire alla risoluzione sia del contratto avente ad oggetto l’immobile occupato attualmente dal Centro sociale anziani sia di quello che fa riferimento ai locali adibiti a deposito. Per gli effetti di detti tagli, i canoni saranno ridotti  a22mila857euro l’anno, a fronte dei 40mila109,26 euro. Restano in atto i contratti stipulati con i proprietari degli immobili dove sono ubicati i vigili urbani, i carabinieri e dove alloggia il Comandante dei carabinieri.  
Per il consigliere di minoranza Biagio Sequino è vergognoso quello che è accaduto e sta accadendo ancora sulla questione dei affitti passivi, ma è scandaloso aver pagato canoni di locazione a privati per dei locali adibiti a deposito.

“ Si sarebbero potuti  risparmiare – dice Sequino- oltre 100mila euro che potevano essere  utilizzati per altri scopi. Salatiello non è immune da colpe: perché ha deciso solo dopo due anni dal suo insediamento di prendere di petto la questione? Lo ha fatto  solo perché è intervenuta la Corte dei Conti? Tutti sanno che quei locali affittati come deposito appartengono  a parenti stretti dell’assessore Borrelli, ma a parlarne, purtroppo, sono solo io e nessuno più. Come mai? Domenica prossima distribuiremo dei volantini al pubblico, attraverso i quali spiegheremo come stanno realmente le cose”.        





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