I
ragazzi della scuola primaria dell’Istituto Polo hanno partecipato a un concorso di idee
bandito dalla Nasa, l’agenzia governativa, responsabile del programma spaziale
degli Stati Uniti d’America
Gli alunni che oggi frequentano la scuola primaria rappresentano sicuramente la generazione che andrà su Marte. A questo avrà pensato l’esperta maestra Silvia De Maggio quando ha deciso di far scrivere i suoi alunni della quarta C alla Nasa, per partecipare al concorso di idee di livello mondiale, lanciato dal noto ente di ricerca americano. In cosa consiste? Nel realizzare un sistema per gestire i bisogni fisiologici degli astronauti, visto che i pannoloni, indossati anche durante le passeggiate spaziali, possono provocare irritazioni e infezioni.
“Del concorso ne siamo venuti a conoscenza in
ritardo – spiega De Maggio – per cui non abbiamo avuto accesso, ma i ragazzi
hanno comunque voluto cimentarsi lo stesso in un’esperienza unica nel suo
genere. Hanno lavorato in brainstorming, una tecnica creativa di gruppo, buttando
giù tutte le idee possibili e immaginabili, anche le più assurde. Gli alunni
sono stati divisi in 7 gruppi (cooperative learning) elaborando 7 progetti che,
alla fine, sono stati unificati in uno solo, presentato comunque fuori concorso
alla Nasa”.
Si tratta di una cintura removibile contenente un
tubo, attraverso il quale gli escrementi passano in una soluzione decompostante
(enzimi chimici) che possono rimanere nella cintura oppure defluire in un
contenitore da sostituire di volta in volta.
“Dalla Nasa – conclude De Maggio – ci è arrivata una
risposta di ringraziamento per il supporto e l’interessamento mostrato. In ogni
caso è stata un’esperienza positiva che ha stimolato la creatività e
l’interesse degli alunni”.