La ricordiamo con un articolo che pubblicammo il 20 febbraio 2016
Anna Pupulin, soprannominata “a
Veneziana”, a settembre compirà 95 anni. Prima di 7 figli, ha vissuto
parte della sua vita tra Casarsa e Mestre, poi, nel 1950, si è trasferita a
Calvizzano da dove non si è più mossa. “A Veneziana” è un gran bel
personaggio, ma soprattutto una donna di immensa fede che non si stancava mai
di recitare il rosario: un rituale che, come un mantra, si ripeteva ogni
sera verso le 18.15, prima della santa messa nella chiesa madre di San Giacomo.
Attorno a lei un gruppo di fedelissimi che la seguivano immancabilmente. Ora
non lo recita più dal 2008, da quando è costretta a vivere su una sedia a
rotella per gli acciacchi della vecchiaia. Ma, nonostante tutto, ha conservato
una lucidità impressionante: ricorda date ed eventi a memoria, perfino i minimi
particolari. A Calvizzano, i più anziani la ricordano bene, sia come donna di
devozione, ma anche perché aveva sempre il sorriso sulle labbra e spendeva per
tutti parole di beatitudine e di pace. Conobbe suo marito, Armando
Ubaldi, puteolano, nel 1940, in una sartoria di Mestre: fu un vero colpo di
fulmine. Il 29 luglio del 1942 lo sposò e nel 1950, quando Armando, arruolato
nell’esercito, fu trasferito a Napoli, vennero ad abitare a Calvizzano, prima
in via Ritiro e poi in piazza Umberto I°, proprio di fronte alla chiesa.
Dal suo matrimonio sono nate tre figlie femmine (Rita, Franca e Patrizia),
tutte educate all’insegna della fede e dell’amore per gli altri.
“Mi sento orgogliosa di averle
cresciute”, dice un po’ commossa a “Veneziana” che ha pure 7 nipoti
e 5 pronipoti, tutti maschi.
L’abbiamo incontrata nella sua casa,
dove, oltre a raccontarci tanti aneddoti della sua vita, ha sfogliato
l’album dei ricordi, mostrandoci le tappe più significative della sua vita:
innanzitutto la foto della buonanima di suo marito, con il quale è riuscito a
festeggiare le nozze d’oro prima che morisse nel 1993 (un gran bell’uomo,
sembrava un attore); poi le foto delle figlie e dei nipoti e la
foto con dedica di Papa Pio XII. In ultimo, ci ha mostrato quelle di Sofia
Loren che “a Veneziana” conobbe quando la grande attrice aveva 7 anni.
Sua suocera (la mamma di Armando) era sorella alla nonna della Loren (zia
Luisella).
Una bella storia quella della Veneziana,
di quelle che rimangono impresse, perché ricca di significati e di valori
(fede, carità, amore, fedeltà…) che oggi vanno sempre più dissolvendosi.