Calvizzano. Centro raccolta: lavori di messa a norma assegnati alla D’Ambra Costruzioni


Trascorsi oltre 6 mesi tra l’approvazione del progetto esecutivo e l’aggiudicazione della gara: tanti per l’espletamento di una semplice procedura negoziata. Slitta, dunque, a data da destinarsi, l’apertura al pubblico della piattaforma ecologica che, secondo i piani dell’amministrazione, sarebbe dovuta andare in funzione il  3 ottobre scorso. Non mancano le zone d’ombra   

La D’Ambra Costruzioni srl con sede a Giugliano è la ditta alla quale sono stati affidati i lavori di messa a norma del Centro raccolta di via Fosse Ardeatine (località San Pietro). Lavori che mirano a facilitare la fruibilità dell’impianto da parte della cittadinanza. Sarà, dunque, come è scritto (a voi l’interpretazione) nel corpo della delibera di giunta, “ampliata la piazzolla di sosta soprelevata, accessibile alle autovetture degli utenti attraverso le rampe poste sui lati est ed ovest dell’attrezzatura, per consentire la sosta dei veicoli in adiacenza al containers di raccolta; riconfigurati gli alloggiamenti dei containers conferendo loro la cosiddetta distribuzione a pettine per facilitarne il traino e la movimentazione”. Ritornando all’appalto, se lo è aggiudicato la ditta D’Ambra, in quanto, rispetto alle altre 4 imprese invitate alla procedura negoziata, ha presentato il ribasso più alto, pari al 4% dell’importo a base d’asta di 30mila996,80 euro, ai quali vanno aggiunti 7mila765,40 euro di manodopera non soggetta a ribasso,  958,00 euro per oneri sicurezza non soggetti a ribasso per un totale di 38mila480,33 euro. Adesso, la tempistica, da seguire con attenzione. 
Il progetto esecutivo di messa a norma del Centro raccolta è stato approvato in giunta il 21 aprile 2016. Come mai è stato poi pubblicato all’albo pretorio online a fine giugno, cioè a distanza di due mesi? Su questo aspetto sarebbe opportuno dessero una spiegazione sia la responsabile della Trasparenza che dell’anti corruzione. Perché per l’indizione della gara negoziata, una procedura non certamente complessa che si può espletare  nel giro di qualche settimana, si è dovuto aspettare al primo agosto 2016?  La seduta di gara, invece, come risulta dagli atti, si è svolta il 9 agosto 2016: come mai l’aggiudicazione è slittata al 25 ottobre 2016? Praticamente, dall’approvazione del progetto all’assegnazione dei lavori sono trascorsi oltre 6 mesi, un lasso di tempo lunghissimo che lascerebbe adito a dubbi e sospetti. Se poi si pensa che una gara con procedura aperta a tutti gli operatori europei, cioè quella relativa alla villa comunale di via Pietro Nenni, alla quale hanno partecipato circa 200 ditte, è stata indetta e conclusa in un tempo inferiore a quello della procedura negoziata riguardante il centro raccolta, i dubbi non fanno altro che aumentare. Siccome non siamo in possesso dell’elenco 2015 delle ditte di fiducia dell’amministrazione, in quanto mai apparso all’albo pretorio online, non siamo in grado di stabilire se la D’Ambra costruzioni risulta una new entry nell’elenco aggiornato 2016, pubblicato all’albo pretorio online il 31 maggio 2016. A cosa sarebbe servito questo ulteriore dato. A capire se la D’Ambra e le altre 4 ditte partecipanti potevano o meno essere invitate a gara, premesso che quest’ultima fosse stata espletata nei tempi normali, vale a dire dopo l’approvazione del progetto esecutivo e prima del 31 maggio 2016, data di aggiornamento dell’albo. Le nostre restano solo delle semplici osservazioni che possono significare tutto e niente.


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