Calvizzano, meno male che don Ciro c’è…



Don Ciro Tufo non è un parroco anticamorra, ma la piovra la combatte ugualmente. Lo fa indirettamente, perché, attraverso le numerose iniziative che sforna in continuazione, tiene impegnati diverse centinaia di bambini e ragazzi, distogliendoli dai tentacoli della strada. Tre ragazzi che vendevano droga, ora frequentano la parrocchia e non spacciano più. Ma vi è di più. A una Calvizzano senza marciapiedi (quelli che esistono sono per la maggior parte impraticabili), con poche strade (qualcuna anche chiusa), tra l’altro pericolose e perennemente rotte; a una città piatta, tetra e priva di iniziative sportive (qualcosa si sta muovendo solo nel campo del basket) e culturali, fa da contraltare una chiesa attiva che, grazie all’operato di don Ciro e don Paolo, due giovani preti aperti e moderni, sta facendo conoscere la nostra città in Italia e nel Mondo. Il “Villaggio di Dio”, l’oratorio estivo giunto alla terza edizione, che quest’anno ha cooptato millecentocinquanta iscritti e tenuto impegnati oltre duecento animatori. Numeri da record.  Il rito dell’apertura della “Porta Santa”, seguito da oltre seimila fedeli. Migliaia di persone in fila per ottenere nel giorno del Santo Patrono l’indulgenza plenaria. Poi il tradizionale “incendio del campanile”, visto in loco da diverse centinaia di cittadini e curiosi, e, grazie alle riprese del nostro concittadino Fabrizio Ciccarelli, seguito in diretta da migliaia di calvizzanesi sparsi in tutto il mondo.
L’anno scorso Calvizzano visse cinque giorni di intensa spiritualità, accogliendo e ospitando, dal 28 al 31 maggio, le reliquie di San Pio da Pietrelcina. Diverse migliaia di persone parteciparono all’evento. Insomma, oratorio estivo e iniziative religiose stanno assicurando benessere alla collettività e gran rientro d’immagine alla città. Il sindaco, Giuseppe Salatiello, uomo scaltro e politico navigato, l’ha capito, perciò non smette mai di tendere una mano alla Chiesa. L’ultima sua promessa è che il Comune elargirà un contributo di 15mila euro, da aggiungere ai 10mila erogati dalla parrocchia, per l’acquisto di un appezzamento di terreno adibito a parcheggio nelle immediate adiacenze della chiesetta di San Pietro. Cose che, forse, poco interessano ai cittadini: per loro è fondamentale che don Ciro c’è…    
    

      

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