Calvizzano, l’informazione di comodo dell’amministrazione Salatiello


Informa o di disinforma il manifesto fatto affiggere dall’esecutivo Salatiello sui muri della città? Per noi dubbi non ce ne sono: si tratta di una informazione di comodo, attraverso la quale si cerca di evidenziare solo gli aspetti positivi dei singoli eventi promozionati. Se l’intento dell’amministrazione è veramente quello di dare avvio a una campagna di informazione mensile per rendere noto alla cittadinanza le attività in corso, la cosa risulta sicuramente positiva e apprezzabile, visto che l’informazione è il sale della democrazia. Bisogna però avere l’onestà intellettuale di dire la verità fino in fondo, altrimenti si rischia di essere poco credibili. Tocca a noi, dunque, sforzarci per dirvi come stanno realmente le cose.

Punto 1, Servizio civico comunale

E’ scritto che il 18 settembre partiranno i primi 40 operatori del servizio civico comunale, che presteranno servizio per 6 mesi, dopodiché lasceranno il testimone ad altri 40 per altri 6 mesi e così via fino al 20 settembre 2017.

La nostra opinione
Secondo il nostro parere il servizio civico comunale, finora, si è rivelato un autentico bluff.  Dal 2014, da quando è iniziato il servizio, annunciato in pompa magna dal sindaco attraverso manifesti, brochure e programmi televisivi, non ha mai funzionato un anno intero. Adesso si parte il 18 settembre, cioè quasi ad anno concluso. Verranno impegnati 40 operatori che fino a dicembre costeranno al Comune circa 40mila euro, mentre nel 2017 la cifra lieviterebbe, secondo i nostri calcoli (tenendo presente che ogni operatore guadagni mediamente circa 300 euro mensili), a circa 145mila euro. E’ sostenibile una spesa così cospicua da un Comune che ha un bilancio dove i margini di manovra sono abbastanza ristretti? Temiamo, quindi, che possa esserci sicuramente qualche altro incidente di percorso. Se ciò non dovesse avvenire, saremo i primi a fare ammenda dei nostri errori sulle catastrofiche previsioni ed elogiare l’operato degli amministratori.

Punto 3, Villa comunale via Pietro Nenni

L’amministrazione scrive che il 2 agosto ci sarà la gara d’appalto. L’inizio dei lavori, invece, è previsto per settembre 2016, mentre la consegna avverrà a dicembre 2016.

La nostra considerazione

Pensare che il lavori possano concludersi a dicembre è cosa quasi impossibile. Cerchiamo di capire il perché. Il termine ultimo della presentazione delle offerte è previsto per il primo agosto, salvo proroghe. Il 2 agosto è prevista la seduta pubblica dell’apertura delle buste e la contestuale aggiudicazione dell’appalto. La stipulazione del contratto, tra controlli antimafia e consegna documentazione, ha luogo entro i successivi 60 giorni, salvo intoppi. La durata dei lavori è di 120 giorni naturali e consecutivi, cioè di 4 mesi, per cui si andrà a inizio febbraio 2017. Poi bisognerà collaudare la struttura. Insomma, se tutto filerà liscio (cosa poco probabile, visto i precedenti), la villa comunale sarà consegnata alla città entro la primavera 2017 (altro che dicembre!), cioè con un ritardo di quattro anni, rispetto ai tempi preventivati e con i costi enormemente lievitati.

Punto 4, Inaugurazione Palazzetto dello Sport

L’amministrazione scrive che sarà inaugurato il 22 settembre.

Notizia sicuramente positiva, poiché la città beneficerà di una struttura coperta dove poter praticare diversi sport anche nei periodi invernali. Bisognava, però, darla completa, chiarendo ai cittadini i motivi di un così lungo ritardo, visto che i lavori sono terminati il 22 dicembre 2015. Perché il collaudo è durato tutto questo tempo? Perché sindaco e assessore allo Sport non lo hanno spiegato alla cittadinanza? Anche questo significa informare.

Punto 6, Apertura Centro di Raccolta Comunale  

Sul manifesto è scritto che è prevista per il giorno 3 ottobre l’apertura del Centro di Raccolta Comunale (meglio conosciuta come isola ecologica) di via San Pietro.
  
Le nostre osservazioni

Non crediamo che ciò possa verificarsi, poiché mancano ancora diversi tasselli per completare il mosaico isola ecologica. L’amministrazione, solo recentemente, ha dato l’indirizzo all’ufficio tecnico di attivarsi per rendere a norma la struttura di via Fosse Ardeatine, pronta dal 2010 (fu realizzata ai tempi di Granata sindaco con un finanziamento provinciale, ottenuto a titolo di premialità per aver raggiunto una elevata percentuale di raccolta differenziata). L’ufficio tecnico ha redatto il progetto esecutivo di messa a norma del Centro di raccolta, approvato anche in giunta, il 26 aprile scorso. A tutt’oggi, però, non sono stati ancora appaltati i lavori che mirano a facilitare la fruibilità dell’impianto da parte della cittadinanza. Ipotizziamo che i lavori vengano appaltati e conclusi entro il mese di settembre, alla fine si è certi di aver reso la piattaforma ecologica a norma, cioè di aver rispettato i requisiti previsti dal D.M. dell’8 aprile 2008, modificato con D.M. del 13-5-2009? A questo punto giova ricordare che il centro di raccolta deve essere localizzato in aree servite dalla rete viaria di scorrimento urbano per facilitare l'accesso degli utenti. Chi si assumerà la responsabilità di collaudare una struttura accessibile solo attraverso due stradine di campagna?
Recentemente l’esecutivo Salatiello ha affidato la gestione del Centro Raccolta alla LRS (la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti e dello spazzamento delle strade cittadine), sulla base del fatto che capitolato d’appalto, bando e disciplinare di gara per il ciclo integrato dei rifiuti, approvati ai tempi del Commissario straordinario, prevedono la possibilità di affidare all’appaltatore la gestione del Centro di raccolta, secondo le direttive espresse dal Consiglio comunale del 16-11-2010 (convocato ai tempi di Granata sindaco). Domanda secca: si può affidare la conduzione di un Centro di raccolta senza un articolato Piano di gestione, dal quale risultino i reali costi e il personale da utilizzare? Attenzione, il Piano di gestione non va confuso con il Piano finanziario relativo al servizio di gestione integrata dei rifiuti dal quale emerge che i costi per la gestione della piattaforma ecologica ammontano a circa 204mila euro annui.
Su questo punto cercheremo di essere più esaustivi in un prossimo articolo.



Visualizzazioni della settimana