Calvizzano, il mistero delle telecamere “scomparse” dalla piazza centrale


Furono smontate a gennaio scorso perché dovevano essere riparate. Così ci riferì il tenente colonnello dei vigili urbani di Giugliano, Carmine Petraio, responsabile del progetto Alpha, il sistema di videosorveglianza che riguarda le sette città del comprensorio giuglianese, con l’aggiunta di Sant’Antimo. Progetto di cui Giugliano è capofila, per cui sovrintende sia all’organizzazione che alla gestione, 24 ore su 24, della centrale operativa, ubicata in Corso Campano, nel Comando della Polizia municipale. A distanza di circa sette mesi, però, quelle due telecamere non sono state più rimontate, per cui due punti importanti della città (la piazza principale e parte del Corso Mirabelli) non sono più videosorvegliati. Qualche mese fa provammo a ricontattare Petraio, il quale ci disse che le telecamere erano state riparate, ma non potevano essere installate, perché i tecnici non sapevano da poter attingere la corrente (il cosiddetto punto luce). Non si dilungò più di tanto. Abbiamo cercato di capirci qualcosa, ma siamo andati letteralmente in confusione. Il sindaco dice di non sapere niente di tutto questo (si sarebbe dovuto informare e illuminarci nel giro di 3 giorni. Stiamo ancora aspettando). Al Comando dei vigili di Calvizzano dicono che la problematica non è di loro competenza, altrettanto dicono all’Ufficio tecnico. Il mistero continua. L’unica cosa certa è che i cosiddetti occhi magici non ci sono più. L’altra evidenza, ma solo perché ci è stato riferito dal tenente colonnello Petraio, è che il Comune di Calvizzano, per la questione telecamere, è indebitato con Giugliano per circa 90mila euro (al 31-12-2014) più la quota 2015. Ogni Comune sottoscrittore della convenzione, infatti, deve versare a Giugliano una quota parte pari al 10% delle spese sostenute annualmente, a differenza del Comune capofila per il quale la percentuale sale al 30%. Potrebbe essere questo il motivo che avrebbe indotto Giugliano a non installare più le telecamere? Al di là del montaggio, resta il fatto che al Comune potrebbe arrivare un altro decreto ingiuntivo (l'ennesimo), per cui bisognerà ricorrere a una eventuale transazione (ormai non si contano più). Sempreché non scatterebbe il meccanismo dei debiti fuori bilancio lettera E, per i quali potrebbe anche prefigurarsi un danno patrimoniale per l’Ente. Speriamo di esserci sbagliati.   


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