Calvizzano, il Comune impegna circa 38mila euro per 41 i minori a rischio in semiconvitto presso l’istituto di suore di via Ritiro, ma liquida solo la prima tranche di compartecipazione e a scuola terminata


Per i 41 minori a rischio in semiconvitto presso le “Suore Catechiste Madonna del Buon Consiglio” di via Ritiro, il Comune, per l’anno scolastico 2015-2016, impegna circa 38mila euro, vale a dire il 72 per cento del costo complessivo del progetto, stimato in 52mila374,40 euro. L’altro 28 per cento è a carico dell’Istituto di religiose, presenti da diversi anni sul nostro territorio, che, tra l’altro gode anche del vantaggio di non pagare l’affitto dei locali di proprietà comunale, in virtù di un contratto di comodato d’uso che risale ai primi anni del secolo scorso. In questi giorni l’Ufficio Servizi sociali ha provveduto a liquidare la prima tranche di 20mila euro, praticamente a scuola terminata: la restante parte, stando così le cose, dovrebbe essere erogata a inizio del nuovo anno scolastico. Intanto, la scuola anticipa soldi per pagare sia i fornitori che gli insegnanti e lo fa in maniera puntuale e senza gonfiare le loro buste paga, come avverrebbe in diverse scuole private. Al di là del fatto se sia giusto o meno che l’Ente si faccia carico delle rette scolastiche di un numero così elevato di ragazzi a rischio devianza, non è giustificabile un ritardo dei pagamenti così lungo, quando poi è notorio che altre ditte, imprese e società che lavorano per il Comune vengono liquidate il mese successivo (o al massimo
due) dalla consegna della fattura. Negli anni addietro, ciò non si è mai verificato e la scuola è riuscita, seppur con difficoltà, visto che il numero totale degli iscritti non supererebbe le 70-80 unità, a svolgere un’opera meritoria sul territorio. Ai tempi di Granata sindaco, la compartecipazione ammontava a 10mila500 euro e riguardava 10 minori. Nel 2013, con Salatiello, i minori a rischio assistiti che frequentano la scuola dell’infanzia e le elementari salirono a 30, poi a 36 nel 2014 e quest’anno scolastico a 41, su disposizione del sindaco del 21 settembre 2015. Si tratta di bambini residenti a Calvizzano, provenienti da famiglie multi problematiche, individuate dai Servizi sociali, ai quali vengono assicurate: iscrizione, retta mensile, arredo scolastico, campo estivo. Per il corrente anno scolastico 2015-2016, le attività sono state implementate da azioni progettuali pomeridiane che prevedono, tra l’altro, particolari azioni rivolte ad alunni tendenti alla disattenzione, iperattività, impulsività, e che hanno difficoltà nello svolgimento di compiti a casa. Per quanto concerne l’azione di contrasto alla dispersione scolastica, è stato messo in piedi un ulteriore progetto denominato “Dalla messa in gioco alla messa in scena”, proposto da suor Antonella, responsabile dell’Istituto religioso, finalizzato a favorire la crescita armonica degli alunni.
Intanto, stando ai rumors, suor Antonella vorrebbe mollare tutto e andare via da Calvizzano: per quale motivo? Sulla questione abbiamo sentito il parroco don Ciro, che conosce suor Antonella da diversi anni.
“Non lo so – ci ha risposto – e spero che siano solo voci, poiché, se ciò dovesse avverarsi, la città perderebbe una persona onesta e perbene, vero punto di riferimento per i deboli e gli ultimi. Se la Caritas va avanti, buona parte del merito va ascritto sicuramente all’instancabile suor Antonella”.  
      



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