Calvizzano. Giuseppe Santopaolo, un assessore al Bilancio competente


Di tutti gli assessori al Bilancio che si sono succeduti negli ultimi trent’anni, forse Giuseppe Santopaolo è l’uomo giusto al posto giusto. E’ competente e bada anche al risparmio. E’ vero che nella vita è dottore commercialista, ma questo, come si sa, a volte conta poco, poiché per i bilanci non basta solo far quadrare i conti: bisogna avere anche le capacità politico -amministrative di saper programmare e offrire servizi alla città, specialmente quando le risorse disponibili sono scarse. A quanto pare, ad appena un anno dalla delega ricevuta dal sindaco Salatiello, Santopaolo ha dimostrato di saper svolgere bene il ruolo assegnatogli. Per la prima volta, infatti, in Consiglio comunale è stata presentata una relazione al rendiconto 2015 e al bilancio pluriennale 2016-2018, comprensibile anche a chi non mastica il linguaggio economico-finanziario, ma che, nel contempo, apre ampi spazi di discussione sia di tipo politica che amministrativa.
Ecco uno dei passi della relazione di Santopaolo, a nostro avviso, più salienti: “…Da assessore al Bilancio, posso dire che se vogliamo mettere in equilibrio i conti dell’ente, così come la normativa ci impone, dobbiamo continuare a lavorare per eliminare quella parte di spesa corrente improduttiva, ma soprattutto sul fronte delle entrate sia tributarie che extratributarie. Oggi il nostro bilancio si mantiene in equilibrio con delle partite di entrata straordinarie, quali l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione, il recupero dell’iva. Per il 2015 abbiamo lavorato sui passi carrabili, su altre imposte minori e così via. Ma, tra qualche anno, queste entrate potrebbe non esserci, per cui saremo costretti, nostro malgrado, o ad aumentare le aliquote dei tributi locali o a fare tagli dolorosi alla spesa corrente il che significa, in alcuni casi, tagliare servizi. Se qualcuno, però, ascoltando la mia relazione ha compreso che il bilancio comunale non presenta problematiche, che i rischi sono azzerati e che tutto va bene, allora vuol dire che non ha capito fino in fondo il senso della stessa. Una cosa è sottolineare le buone cose fatte, altro è convincersi che tutte le problematiche abbiano trovato una soluzione”.   

Con il buon lavoro svolto in questo anno di assessorato, Santopaolo non solo sta mettendo a tacere coloro che nutrivano dubbi sulle sue capacità, ma, nel contempo, sta dimostrando di poter essere un potenziale candidato sindaco da contrapporsi alle prossime amministrative a Salatiello, con il quale non ci sarebbe mai stata piena sintonia sulla visione dei problemi della città. Mancano, però, ancora due anni al prossimo appuntamento elettorale, nel corso dei quali gli scenari potrebbero riservare sorprese. Come andrà a finire? Staremo a vedere. 

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