L’oppositore Sequino esce di nuovo allo scoperto con un manifesto al vetriolo contro Salatiello. Ma alle prossime amministrative si candiderà a sindaco?





Sequino di nuovo all’attacco. Con un manifesto al vetriolo, uscito in questi giorni, il consigliere di minoranza se la prende esclusivamente con il sindaco Salatiello, accusandolo di aver abbandonato la città nel totale degrado. Di questo passo, lascia chiaramente intendere il rappresentante locale del leghista Salvini, si arriverà alle prossime elezioni amministrative con tutte le promesse fatte da Salatiello e disattese, con il rinnovo delle solite privatizzazioni e qualche nuova gara privata.
“E Noi – è scritto in calce al manifesto – saremo lì…a vigilare e a controllare…”
Il Noi, ovviamente, è riferito ai componenti della neonata “Bene Comune”, un’associazione fondata da Biagio Sequino che si prefigge lo scopo di migliorare la città sotto tutti gli aspetti. Un’associazione trasversale, senza colore politico, alla quale possono aderire tutti i cittadini animati da buona volontà. Insomma, sulla carta dovrebbe essere una sorta di Movimento 5 Stelle locale, ma nei fatti occorre ben altro: non fare la solita politica clientelare, stare realmente sui problemi e, qualora quest’ultimi non dovessero essere recepiti dall’amministrazione, dare luogo anche ad azioni eclatanti. Durante l’amministrazione Granata, gli oppositori dell’epoca, tra i quali anche Antonio Sequino, il padre di Biagio, occuparono diverse volte l’aula consiliare in segno di protesta. I manifesti, dunque, lasciano il tempo che trovano se poi non si dà seguito ad azioni politiche di una certa rilevanza. Ricordate i famosi 11 manifesti dei Fratelli di Calvizzano, pardon d’Italia, dell’anno scorso? Sono rimasti solo un semplice record e niente più.     


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