Si allunga la lista degli anti Salatiello


Chi sale e chi scende

 Facciamo un gioco. Se a qualche componente della minoranza balenasse l’idea di presentare in Consiglio comunale una mozione di sfiducia nei confronti del Primo cittadino, quanti consiglieri comunali la firmerebbero? Se il metro di misura fosse la scontentezza, Salatiello, stando agli umori che siamo riusciti a palpare, non sarebbe più sindaco di Calvizzano. Ma tra il dire e il fare, purtroppo, c’è di mezzo il mare, per cui Salatiello rimarrà ancorato alla sua poltrona altri 7 anni: i due anni di consiliatura che restano più altri  5. E lui lo sa benissimo, in quanto, avendo una marcia in più rispetto agli altri esponenti del parterre politico che offre la città, e tanta spregiudicatezza politico-amministrativa, non se ne fa neanche una ragione di questa pseudo forma di opposizione all’interno della maggioranza che lo sostiene.  Alla fine sa come cooptarli. Allo stato attuale, stando ai flebili segnali che ci arrivano, in quanto Calvizzano è un paese singolare anche nella circolazione di notizie, non la firmerebbero (secondo il nostro parere, quindi fateci la cortesia di non interpellarci per chiederne rettifica) di sicuro: i due assessori Maria Luisa Ferrigno e Maddalena Trinchillo (il motivo principale è facilmente comprensibile), Flora Del Prete, considerate le vere fedelissime, Luciano Borrelli, Lorenzo Grasso, (non converrebbe ad entrambi). Gli altri? Tutti scontenti. Chi per motivi politici, chi per mancanza di visibilità, chi perché non riesce a digerire di far politica quasi rimettendoci di tasca propria, in quanto non c’è più trippa per gatti, mentre, negli anni addietro, quando le finanze venivano gestite in maniera allegra, riusciva a recuperare diversamente. Il problema sarebbe nato perché Salatiello, pur di vincere le elezioni, avrebbe stipulato patti che sa benissimo di non poter più mantenere. I controllori sono troppi: il revisore dei Conti, la Corte dei Conti, le Forze dell’Ordine, la Magistratura, Calvizzanoweb, Sequino prima maniera, per cui, da sindaco della città, non può permettersi di commettere errori. Molti degli scontenti, tranne qualcuno che veramente vorrebbe dare una mano per far decollare la città e, legittimamente, crescere anche politicamente, non lo vogliono proprio capire. E proprio in quest’area di insoddisfatti, visto che all’orizzonte non spunta nessuna figura nuova da contrapporre a Salatiello alle prossime amministrative, potrebbe nascere qualche potenziale candidato sindaco. Intanto, a sfiduciare  Salatiello ci pensano i cittadini, perché, in questi tre anni di amministrazione, non hanno visto niente di nuovo.           



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