I nostri articoli volti al risparmio dell’ente non sono serviti a niente: si spendono ancora oltre 18mila euro all’anno per la spedizione dei bollettini della tassa sui rifiuti



Mentre nel 2015, per l’affidamento del servizio di stampa e spedizione  delle bollette in acconto della Tassa sui rifiuti (la cosiddetta Tari), il ragionier Salvatore Sabatino, responsabile dell’Ufficio Economico, Finanziario e Tributi del Comune, invitò tre ditte a presentare l’offerta più bassa, quest’anno si è servito direttamente del solito Centro Poste Italia di Giuseppe D’Errico con sede a Calvizzano in via Conte Mirabelli 127 (di fronte al Comune). Al solito prezzo di 7.500 euro oltre iva al 22%, cioè 9mila150 euro. Siccome si presuppone che allo stesso ufficio di poste private verrà assegnato anche il servizio di spedizione del saldo Tari, come è successo l’anno scorso, alla fine verranno spesi oltre 18mila euro. Non sono serviti a niente i nostri articoli con i quali mostravamo (poiché avevamo effettuato un’indagine di mercato) che tale prestazione poteva essere svolta a un prezzo di gran lunga inferiore. L’anno scorso, per spedire 10mila buste (tra avviso di giugno e saldo di dicembre) a casa degli utenti, il Comune pure spese oltre 18mila euro, mentre Marano, per una somma inferiore, ne inviò 46mila di buste a casa degli utenti.
Al Comune, purtroppo, continuerebbero a fare quello che vogliono, perché la politica tace: nessuno ha il coraggio di intervenire per correggere la rotta degli sprechi.

Considerazioni

Dall’atto firmato dal capo settore, si evincerebbe (non per colpa nostra, ma per come è stato scritto) che il ricorso all’esterno per la spedizione dei bollettini è motivato dalla carenza di organico, mentre l’affidamento diretto si è reso necessario, in quanto l’attivazione di procedure diverse (cottimo fiduciario, gara negoziata, eccetera) per la scelta del contraente (sarà un caso se da tre anni è sempre lo stesso?) comporta tempistiche non compatibili con la specificità e l’urgenza del caso. Vogliamo ricordare al funzionario che la calendarizzazione della tari (le 7 rate da pagare a partire dal 15 maggio) è stata stabilita con delibera di giunta n.19 dell’11 aprile scorso, ciò vuol dire che aveva oltre un mese di tempo per approntare una garetta.
Sempre nell’atto è scritto: considerata l’offerta della prefata ditta (Centro Poste Italia, ndr) congrua e vantaggiosa per l’amministrazione, in considerazione che la stessa ha precedentemente svolto il servizio di bollettazione e spedizione con efficienza, efficacia, dimostrando un alto grado di disponibilità e di solerzia, garantendo all’amministrazione la riscossione di quanto dovuto dagli utenti…”     

Un’offerta diventa conveniente per il rapporto prezzo- qualità e non solamente perché la ditta in questione ha già svolto lo stesso servizio negli anni precedenti. 

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