Il 18 e 19 maggio ci saranno le elezioni per il
rinnovo della rappresentanza studentesca e tra i candidati ci sarà anche il
nostro concittadino Antonio Filogamo,
21 anni, studente di Scienze politiche alla Federico II. Filogamo sarà
candidato al consiglio degli studenti di ateneo con la lista dell’ Unione degli
universitari (UDU).
Come mai questa scelta?
“Ho scelto
l’UDU perché, a mio avviso, al momento è l’unico soggetto che riesce ad
incidere realmente nella vita degli studenti, migliorandone le condizioni e il
percorso formativo, sia a livello locale che nazionale”.
Quali sono gli obiettivi elettorali che vi siete
prefissati?
“Sono molteplici:
nei dipartimenti ci auguriamo di confermare il risultato di sociologia dove due
anni fa la nostra lista raggiunse circa l’80% dei consensi; scardinare realtà
dove prima di questa tornata elettorale non eravamo presenti, come medicina e
giurisprudenza, e provare a migliorare il risultato di ViviUnina (una delle
maggiori associazioni del Dipartimento di Scienze politiche), con cui abbiamo
un patto di lavoro. Negli organi maggiori, oltre la mia candidatura al
consiglio degli studenti, c’è quello del presidente di ViviUnina, Gianfranco
Romano, e di Raffaele Dubbioso alla scuola: tutti e tre possiamo essere votati
da tutti gli studenti e le studentesse del polo umanistico (Giurisprudenza,
Lettere, Economia etc). Il 18 e 19 in
tutte le università italiane si voterà anche per il consiglio nazionale degli
studenti, un organo dall’ importanza essenziale per il mondo accademico, dove
siamo in corsa con la nostra candidata napoletana, Luisa Fiengo.
Quali sono i punti del programma elettorale a cui tiene di più?
“Sicuramente
quello della riforma della tassazione. L’idea è quella di portare
all’attenzione dell’ateneo la proposta di eliminazione del sistema delle fasce,
sostituendolo con un altro che preveda la tassazione progressiva, dove l’importo
da pagare viene calcolato sulla base di ogni singolo ISEE. Inoltre, punteremo a
revisionare il sistema burocratico (che spesso causa non pochi impedimenti agli
studenti) dell’aumento delle borse di studio per i partecipanti ai programmi Erasmus
e l’approvazione della carta dei Diritti degli studenti, proposta dall’ Udu e
approvata all’unanimità dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, in
modo da poter contare su uno strumento utile, da farlo valere ogni qualvolta vi
sia una violazione dei diritti degli studenti.
Oltre
le battaglie da condurre all’ interno degli organi dell’università, dopo la
tornata elettorale, insieme all’associazione, saremo impegnati nella raccolta
firme per la proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla CGIL per
la carta dei diritti universali del lavoro”.
Vista la sua passione per la politica, alle prossime
elezioni comunali calvizzanesi pensa di candidarsi?
“E’ una
domanda complessa. Non escluderei la possibilità di un impegno politico nel locale:
mi piacerebbe poter contribuire a migliorare la vivibilità in tutti i sensi del
Comune dove sono nato e abito. Il vero problema, però, è trovare il giusto
contenitore politico dove potersi esprimere. Alle prossime comunali mi
piacerebbe vedere una lista in grado di offrire una proposta politica seria, un
progetto in cui si sappiano valorizzare le singole competenze a servizio dei
cittadini, senza bandiere di partito. Bisogna riuscire a creare un consenso
trasversale, provando ad andare oltre le dinamiche politiche degli ultimi anni
che ormai sarebbe il caso di accantonare definitivamente”.