Transazioni, pignoramenti e dei decreti ingiuntivi a
Calvizzano sono diventati un autentico tormentone: se ne parla mediamente una
volta a settimana. Analizziamo tre casi verificatisi recentemente.
Transazione
Il canovaccio è quasi sempre lo stesso. Il Comune
non paga, la ditta si rivolge al Tribunale per far valere i suoi diritti, alla
fine viene quasi sempre condannato l’ente che tenta di ridurre i danni
attraverso un componimento bonario. Vista la sentenza favorevole nel
procedimento civile, avvenuto in seguito alla causa intentata dall’ Anthirat, per il mancato pagamento dei
lavori di derattizzazione nei locali dell’Ente, il Comune è stato condannato a
sborsare 6mila359,83 euro, ridotti a
5mila300 euro in seguito a
transazione, di cui 3.200 euro alla
ditta e 2.300 euro al suo difensore,
avvocato Aniello Musto.
Decreto
ingiuntivo
In seguito a decreto ingiuntivo emesso a favore
della Piemme SpA, società
concessionaria di pubblicità per il Mattino, per fatture non pagate, il Comune
ha provveduto alla liquidazione della somma complessiva di 10mila311,60 euro.
Pignoramento
Il signor Massimiliano Pinto, godendo un diritto di
credito nei confronti del Comune si è rivolto al Tribunale di Napoli per far valere
le sue ragioni. Il giudice assegnava in pagamento la somma pignorata di 13mila256,57 euro dovuta al creditore
procedente, più le spese legali di 1.062,38
euro. La notizia è stata estrapolata dal famoso atto dirigenziale di
difficile interpretazione, da noi pubblicato recentemente. La questione, a
nostro avviso, andrebbe approfondita. Componenti dell’opposizione, dove siete?