Il Comune continua a comprare quotidiani e riviste sempre alla stessa edicola. Ma volete far “campare” anche gli altri giornalai di Calvizzano?



L’andazzo va avanti da anni. Il Comune, per la fornitura di quotidiani, riviste e periodici da mettere a disposizione degli utenti che frequentano la biblioteca e per l’aggiornamento dei dipendenti, si servirebbe sempre della stessa edicola: quella ubicata in piazza (di fronte alla chiesa). Meno male che la spesa, forse grazie anche ai nostri articoli, è diminuita. Nel 2013, infatti, per i giornali furono spesi poco meno di 8.500 euro, nel 2014 e 2015 circa 5mila euro. Quest’anno, la spesa potrebbe lievitare un’altra volta, poiché, per il mese di gennaio, è stata liquidata una fattura di 545 euro, iva esente, al titolare del negozio Umberto Chianese, vale a dire che se si va di questo passo nel 2016 saranno spesi circa 7mila euro.  
Va ricordato che dal punto di vista della legittimità dell’atto di assegnazione della fornitura non c’è nulla da eccepire, poiché per servizi o forniture inferiori ai 40mila euro è consentito l’affidamento diretto da parte del funzionario responsabile del procedimento, nel caso specifico Francesco Paolone. La questione è di tutt’altro tipo e fa porre la seguente domanda: è giusto affidare un servizio da svariati anni sempre alla stessa persona o, in alternativa, a qualche suo parente, dimenticando che in città ci sono perlomeno altre tre edicole?  I gestori degli altri tre punti vendita non sono di Calvizzano e non vi abitano nemmeno, quindi non votano qui, però le tasse le pagano al Comune di Calvizzano. Ancora: è giusto impegnare questa considerevole somma, quando i giornali si leggono quasi tutti online e gli abbonamenti costano pochissimo?  
Nel caso prospettato, si tratta di piccole somme, ma sarebbero indicative di un malcostume reiterato della politica che, da queste parti, continua a primeggiare. 


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