Foto scattata lunedì 26 ottobre alle ore 10.00 |
Comincia ad andare male il mercatino del lunedì. Sempre meno i
visitatori, in calo anche gli aficionados che prendevano d’assalto i punti
vendita dove si possono fare acquisti a prezzi stracciati, come gli stand
dell’abbigliamento. I commercianti sono scontenti:
diversi stanno pensando addirittura di restituire il permesso per evitare di
continuare a pagare il balzello della tosap (tassa occupazione suolo pubblico).
C’entra la crisi?
“Ma quale crisi – sbotta un ambulante – una mia cliente di Calvizzano mi
ha detto a chiare lettere che preferisce recarsi il mercoledì a Mugnano, dove
ho pure lì una postazione, perché il mercato è molto più grande, movimentato e
organizzato”.
Anche alcuni gestori di esercizi commerciali calvizzanesi (bar, pizzerie)
che dal mercato si aspettavano un incremento delle vendite, non stanno certamente
facendo salti di gioia.
“Da quando c’è il mercato - dicono
– per noi non è cambiato niente: il nostro fatturato è lo stesso di prima”.
Qualcun altro attribuisce il flop al fatto che il lunedì non sia proprio una
giornata ideale a livello commerciale, per cui bisognerebbe spostare il
mercatino al sabato; per altri, invece, la mancanza di posti dove poter
parcheggiare le auto avrebbe la sua influenza.
Ricordiamo che dopo
tanti rinvii, il nastro inaugurale del fatidico mercato rionale, atteso dai
calvizzanesi da vent’ anni, fu tagliato l’8 giugno scorso, ma già allora non
mancarono le polemiche. In tanti si chiesero come mai quella mattina in via
Peep ci fossero solo 43 posteggi al posto dei 76 previsti dal bando pubblico.
Al Comune fecero capire
che il progetto era sbagliato, per cui, nel più breve tempo possibile, si
sarebbe rimediato all’inconveniente, spostando il mercato nell’area di
parcheggio pubblico di via Aldo Moro, utilizzando il grosso appezzamento di
terreno adiacente, anch’esso di proprietà comunale.
“Con quelle premesse –
afferma Biagio Sequino, consigliere comunale di minoranza e figlio del
presidente dell’Ascom locale – il mercato non andava proprio aperto. A parte il
progetto sbagliato e tante altre regole trasgredite, va sottolineato, per
un’ennesima volta, che il Comando di Polizia municipale non ha mai espresso parere favorevole, cosa che non è stata presa in
considerazione dai nostri amministratori, perché a loro premeva solo dimostrare
di essere riusciti a tagliare il nastro inaugurale. Adesso, le contraddizioni
emerse sono sotto gli occhi di tutti”.
Giorno dell'inaugurazione |