Comincia a spazientirsi (a nostro
avviso con giusta ragione) il presidente della Commissione Tutela ambientale
Gabriele Granato: al Comune ancora non si decidono a dargli i documenti
inerenti la mappatura dei ripetitori telefonici presenti sul nostro territorio.
La sua prima richiesta risale alla primavera scorsa.
“Probabilmente – afferma Granato, giovane calvizzanese in forza alla
Commissione come componente della società civile, nonché attivista del
Laboratorio politico Kamo area Nord – si
sarà persa nella marea burocratica del Comune. Ma vogliamo essere ancora
fiduciosi, sperando che, prima o poi, ce la forniranno.
Sono dati importanti – aggiunge – senza i quali non si può procedere alla
richiesta dei preventivi di spesa per l’installazione delle centraline atte al
controllo delle onde elettromagnetiche”.
L’ultima riunione della Commissione si è tenuta agli inizi di ottobre, dove
si è discusso delle questioni che più toccano in questo momento la popolazione:
il monitoraggio delle onde elettromagnetiche generate dai ripetitori telefonici
presenti sul territorio; la questione dell'ampliamento delle attività di
gestione di un impianto di “stoccaggio e trattamento di rifiuti pericolosi a
rischio infettivo”.
“Per la questione ripetitori – scrive
Granato sulla pagina facebook Stop Antenne Calvizzano -, facendo il resoconto dell’ultima riunione
avvenuta agli inizi di ottobre , abbiamo già contattato diverse aziende
pubbliche e private per la redazione del piano delle antenne con rispettive
centraline. Per quanto concerne l’impianto di stoccaggio, invece, abbiamo avuto
una serie di incontri sia con avvocati che con esperti del settore per capire i
reali rischi di un ampliamento di una tale attività e per capire se intanto
c'era qualche cavillo legale da poter impugnare per sospendere tutto l'iter in
attesa di nuovi controlli. Purtroppo, da un punto di vista legale, si sarebbe
dovuto agire tempo fa (entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando per fare
ricorso al Tar e lo avrebbe dovuto fare l'amministrazione comunale che era al
corrente di tutto) quando però ancora non si sapeva nulla vista la poca
informazione che vi era sull'argomento. A questo punto, senza mai abbandonare
anche la via legale, stiamo contattando una serie di esperti del settore per
affidargli ufficialmente l'incarico (impegno preso dai membri della maggioranza
che partecipano alla commissione) di effettuare nuovi controlli e nuovi studi
sulla reale pericolosità per la nostra salute e per il nostro territorio nel
caso di un ulteriore ampliamento dell'attività di stoccaggio e trattamento di
rifiuti pericolosi a rischio infettivo. Quindi – conclude - anche se con
qualche piccola difficoltà dovuta alla lentezza e alla farraginosità
burocratica e all'immobilismo della maggior parte delle istituzioni, possiamo
dire che la nostra lotta va avanti e mira a ottenere, nel giro delle prossime
settimane, i primi risultati tangibili di un lavoro cominciato oltre un anno fa
e portato avanti con tanto sacrificio da tutti gli attivisti e le attiviste del
comitato”.
La Commissione, insediatasi ufficialmente agli inizi di febbraio 2015, si
occupa di tutte le problematiche che riguardano l’ambiente in generale,
cercando, nel contempo, di trovare soluzioni per ridurre i fattori inquinanti.
Svolge solo un ruolo consultivo.
Ne fanno parte l’ex sindaco Giacomo Pirozzi e Angela De Vito per la
minoranza; Vincenzo Trinchillo, Giuseppe Santopaolo e Antonio Di Marino, per la
maggioranza; Dorotea Vallefuoco, Gabriele Granato e Maria Sarracino, in qualità
di cittadini. Quest’ultimi risposero all’avviso pubblico emanato dal Comune.
Commissione Tutela Ambientale quasi al completo: manca solo Mary Sarracino |
Granato,
giovane leader con una lunga esperienza di militanza e di lotta pacifica
Gabriele Granato durante la manifestazione dell'anno scorso contro i ripetitori |
Granato è nato 27 anni fa a Calvizzano
in uno dei casermoni di via Aldo Moro (zona cooperative) dove attualmente abita
con i suoi genitori, poiché, pur essendo laureato in storia lingua e cultura
dei paesi arabi, islamici e del Mediterraneo, è ancora disoccupato. Ha
esperienze di lotta: è un esponente di spicco del laboratorio politico L.P.
Kamo area nord, ma anche uno degli attivisti
del Comitato Stop Antenne di Calvizzano, presieduto dalla battagliera Dora
Vallefuoco, nel quale ha dato un grosso contributo alla lotta contro i
ripetitori. Da febbraio 2015 presiede la Commissione Tutela
Ambientale del Comune di Calvizzano, dove, nonostante il suo impegno, sta
incontrando non pochi problemi. Ma lui è calmo per natura: non si smonta
facilmente e va avanti per la sua strada. Il suo attivismo all’interno del Laboratorio
Kamo lo vede spesso impegnato anche nei Comuni dell’hinterland in battaglie di
civiltà: in questo particolare periodo si sta concentrando sulla questione
spazi pubblici abbandonati per ridarli alla collettività. Pochi
mesi fa era in prima linea a riqualificare il campetto di via Piave a Marano (ai
confini con Calvizzano), per sottrarlo al degrado a cui era destinato e per
farlo diventare simbolo di una collettività che si riprende i propri spazi. Al
campo gli è stato dato un nuovo nome: “Campetto Socrates” (il calciatore
brasiliano che ha lottato contro la dittatura del suo paese), con l’augurio di
farlo diventare uno spazio dove potersi incontrare, confrontare, organizzare
attività sociali e sportive.
Recentemente, invece, in qualità di
membro del Comitato San Rocco (una delle zone periferiche di Marano, ai confini
con Calvizzano), sta partecipando con gli altri attivisti a pulire e sistemare
alcuni locali della scuola media inferiore dell'Istituto Comprensivo San Rocco,
dove la situazione, dopo anni di tagli e di cattiva manutenzione, è diventata
disastrosa, compromettendo l'uso di
intere aree della scuola stessa come il teatro, attrezzature sportive e
ricreative e spazi laboratoriali.
La nuova preside prima si è rivolta alla
politica che non ha saputo dare risposte alle sue richieste, poi alla società
civile, così è intervenuto il Comitato San Rocco, tra l’altro impegnato anche
in una dura lotta contro i ripetitori, a darle una mano.
Granato, primo a sinistra, con altri attivisti del Comitato San Rocco |
Granato impegnato a pitturare un locale dell'Istituto comprensivo San Rocco |