Sullo straordinario elettorale interviene il capo dell’ufficio demografico Nello Abbate: “ho fatto tutto in regola”
Meno male che lo straordinario elettorale (quello
stanziato per le regionali di maggio scorso), non è entrato ancora
materialmente nelle tasche dei 28 dipendenti comunali, altrimenti sarebbe
successo il putiferio. C’è ancora tempo, dunque, per poter rimediare a qualche
errore che sarebbe stato commesso nella produzione degli atti. Il problema
sollevato con la missiva della segretaria comunale avrebbe fatto aprire gli
occhi al capo settore dell’Ufficio elettorale, Nello Abbate, il quale dovrà
rifare i conti per la distribuzione delle ore di straordinario (2030 complessive) e non sforare i 30mila euro di fondi pubblici elargiti
dallo Stato. Sarebbero stati, dunque, commessi diversi errori, tra cui la
pubblicazione (all’albo pretorio) tardiva
della determina avente a oggetto la costituzione dell’Ufficio elettorale
(adottata l’8-04-2015 e comparsa sull’albo pretorio on line il 22 giugno). Ma
perché viene evidenziata la tardività della pubblicazione della determina in
oggetto (cosa che comporta l’inefficacia giuridica dell’atto), mentre non si è
intervenuti per altri casi simili (li evidenzieremo nei prossimi articoli),
riguardanti altri settori? Ritornando agli errori, la cosa che ha sorpreso di
più, come si evince dalla lettera della dottoressa Maria Clara Napolitano, è
che l’autorizzazione è stata fatta in favore dell’intero personale dipendente
(ad eccezione dell’istruttore contabile addetto ai tributi, Vittorio Marino, il
quale vi ha rinunciato), non tenendo conto che, per dette attività, deve essere
autorizzato, secondo quanto previsto dalla legge, unicamente il personale
addetto stabilmente all’ufficio elettorale e, “in via gradata, allorquando il
medesimo non risulti sufficiente e adeguato rispetto ai relativi adempimenti,
quello di supporto provvisorio”.
Invece, sarebbero stati “accontentati” un po’ tutti,
anche quelli che non ne avrebbero avuto diritto. A qualcuno, poi, secondo
qualche sindacalista, sarebbero state accreditate più ore di quelle
effettivamente svolte.
“Essendo l’ufficio elettorale sottodimensionato, in
quanto vi lavorano appena 4 dipendenti – dichiara Nello Abbate – ho dovuto far
ricorso ad altro personale. Alcuni di loro hanno notificato le schede
elettorali; i vigili urbani sono stati impegnati nella viabilità; altri,
invece, hanno seguito l’andamento delle elezioni nei seggi. Tengo a precisare
una cosa – aggiunge Abbate – Da oggi in poi, per evitare ogni equivoco, fino a
quando resterò responsabile del Settore demografico, lo straordinario elettorale
sarà fatto solo dai dipendenti del mio ufficio”.
E’ una forma di reazione alle ostilità che il capo
dell’ufficio Demografico avvertirebbe negli ultimi tempi nei suoi confronti? Il
funzionario si sarebbe accorto che qualcuno vorrebbe fargli le scarpe?
Stando ai rumors, la cosa potrebbe essere verosimile,
visto che, nel 2016, al Settore Servizi demografici è prevista l’assunzione di
un istruttore direttivo amministrativo cat. D1.
E, secondo i bene informati, quest’assunzione
sarebbe finalizzata a conferire, in futuro, la nomina di capo settore ufficio
demografico a un nuovo funzionario. Chi sarà il fortunato o la fortunata?
A proposito di sottodimensionamento dell’Ufficio
demografico statistico ed elettorale, starebbe dando un grosso contributo a
smaltire l’enorme mole di lavoro la giovane avvocatessa calvizzanese che da
diversi mesi sta svolgendo un periodo di formazione volontaria.