La “bufala” della teoria Gender stava attecchendo anche a Calvizzano

Armida Scarpa  preside dell'Istituto Polo 

Ma docenti e preside l’hanno smorzata ancor prima della circolare chiarificatrice del Ministro dell’Istruzione
Una mamma, probabilmente confusa da alcuni media, aveva gridato: “a mio figlio l’aggia fatt’ mascul’ e mascul’ adda restà”

E’ stato un po’ il tormentone di tutta l’estate, poi, alla fine, si è rivelata un’autentica bufala. Parliamo della teoria del gender la cui essenza è quella di negare l’esistenza delle differenze sessuali, sostenendo che maschio e femmina altro non sono che “costruzioni sociali”. Anche le mamme calvizzanesi sono state coinvolte in questa querelle estiva, dopo un tam tam pressante sui social network. Alcune di loro, per vederci chiaro, hanno addirittura preso d’”assalto” l’Istituto Polo, ma sono state rassicurate ampiamente dalle parole dei docenti e della preside Armida Scarpa. Questo è avvenuto molto prima dell’intervento del Ministro dell’ Istruzione, Stefania Giannini, che, oltre a emanare una circolare chiarificatrice, ha minacciato  di denunciare gli autori di questa “truffa culturale”. Si racconta che una mamma calvizzanese, probabilmente esasperata dalle voci sentite in giro,  abbia gridato nei confronti di una docente “a mio figlio l’aggia fatt’ mascul’ e mascul’ adda restà”, come per dire state attenti a quello che fate. Poi, alla fine, ha firmato pure lei il patto educativo di corresponsabilità, un documento che prevede le norme per il comportamento dei docenti e le norme per il comportamento dei genitori.



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