I vigili urbani ritornano nella Casa comunale

I locali dove sarà trasferito l'ufficio anagrafe
Il Comando di Polizia municipale sarà trasferito al primo piano della sede municipale, negli uffici occupati attualmente dal Settore Demografico. Il passaggio dovrebbe avvenire entro la fine di quest’anno, il tempo di ristrutturare i locali (ex sede vigili urbani) ubicati al piano terra del Comune, dove saranno concentrate tutte le cosiddette attività di “sportello” dell’Ente e in particolare gli uffici del Settore demografico, elettorale- statistico e l’ufficio protocollo. A breve dovrebbe essere espletata la gara d’appalto per l’affidamento dei lavori. A fine giugno la giunta ha ratificato il progetto esecutivo (il progetto preliminare fu approvato a febbraio 2015), redatto dal personale dell’Ufficio tecnico, dell’importo complessivo di 40mila125,51 euro di cui 38.826,35 euro per lavori e 4.299,16 euro, stanziati nel bilancio di previsione 2015, approvato recentemente dal Consiglio comunale.

Ma terminerà la telenovela vigili?
Per quello che è accaduto ai vigili urbani di Calvizzano nell’ultimo anno e mezzo si potrebbe scrivere un libro. A marzo 2014, il sindaco decise di trasferirli nei locali privati, ex presidio sanitario di via Aldo Moro. Una decisione presa unilateralmente che scatenò l’ira di molti cittadini e dell’opposizione, in particolare della consigliera di minoranza Angela De Vito che dichiarò al nostro blog di non essere d’accordo perché si andava a sguarnire buona parte della città di un presidio di legalità e sicurezza. Poi, per non pagare più l’affitto ai privati, il sindaco pensò a un trasferimento del Comando della Polizia municipale nello stabile ubicato nello Spazio Tennis di via Aldo Moro, concepito dai progettisti come spogliatoio.
“Spostando il Comando in questi locali  – disse Salatiello al periodico Abbiabbè – il Comune risparmierebbe i soldi degli affitti, inoltre i vigili farebbero anche un po’ da tutori dei campetti”.
In ogni caso non se ne fece più niente. Ma le sorprese non finirono. Dal primo febbraio 2015 ai vigili venne ordinato di prestare servizio solo di mattina dal lunedì al sabato. Poi, alcuni mesi dopo, il sindaco fece marcia indietro, facendoli  ritornare a lavorare di pomeriggio ma con orario spezzato (non continuativo), il che penalizzava i vigili in quanto non percepivano più l’indennità di turno. Insomma, una lunga telenovela, alla quale gli stessi vigili sperano che venga scritta definitivamente la parola fine e che si ricominci a parlare di assunzioni, visto che i poliziotti municipali in servizio ne sono appena 6 compreso il comandante (quasi tutti alla soglia della pensione), mentre la pianta organica prevede 16 operatori nell’area vigilanza: il comandante (oggi è ancora il Maggiore Vitantonio Marchesano); 10 vigili (attualmente ce ne sono tre: Claudio Trinchillo, Francesco Cipolletta, Giovanni Ferrillo); 4 istruttori di vigilanza (ce ne sono 2: Raffaele Ferrillo, Giuseppe Pirozzi); 1 esecutore amministrativo (attualmente vacante). Eppure le finalità da conseguire sono tante: vigilanza urbana sul territorio, sulle attività edilizie e commerciali; disciplina e controlli della circolazione stradale; approvazione ruolo contravvenzioni; acquisto segnaletica stradale e adempimenti in materia di viabilità; adempimenti in qualità di responsabile del procedimento del patto per la terra dei fuochi; repressione abusivismo edilizio; attività di controllo e verifica passi carrabili e TOSAP; attuazione adempimenti Dlgs n.33/2013 in materia di trasparenza.
      



Visualizzazioni della settimana