Stasera consiglio comunale dedicato al ripiano del disavanzo di amministrazione di circa 10 milioni di euro

Questa sera il Consiglio comunale, oltre ad approvare il nuovo risultato di amministrazione al primo gennaio 2015, dovrebbe stabilire anche le modalità di recupero dei circa 10milioni di euro di disavanzo di amministrazione, determinatosi in seguito al riaccertamento straordinario dei residui sia attivi (crediti vantati dal Comune) che passivi (debiti) previsto dalla legge 118/2011. Probabilmente sarà stabilito che tale risultato negativo dovrebbe essere ripianato in 30 rate annuali (il massimo consentito dalla legge) costanti,  così come stanno facendo tutti i Comuni che si trovano in queste condizioni. Se verrà scelta questa formula, il rateo annuo, stando ai nostri calcoli, dovrebbe aggirarsi intorno a una cifra di poco superiore ai 300mila euro. Ma stiamo nel campo delle ipotesi, poiché, purtroppo, non riusciamo a interloquire né con quei pochissimi rappresentanti della politica che ne capiscono qualcosa di conti né con quelli della macchina amministrativa. Quei pochi dell’opposizione, gli unici disposti a parlare con noi, si lamentano perché non sono messi in condizioni di lavorare bene. Allora non ci resta che aspettare l’assise di stasera per sapere di preciso se abbiamo interpretato bene i numeri e a quanto ammonterà la quota annuale da iscrivere nel prossimo bilancio di previsione e in quelli successivi fino al 2044; come sarà finanziata, se con maggiori entrate correnti, da minori spese, etc. In ogni caso, il disavanzo, anche se nel caso specifico viene definito tecnico, per dirla in maniera semplice non è sicuramente una cosa positiva poiché ci rimette la collettività in quanto beneficerà di meno servizi e, quasi certamente, subirà il massimo carico fiscale previsto dalla legge.

I numeri
Il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, previsto dalla nuova riforma della contabilità degli enti locali (armonizzazione dei sistemi contabili), ha fatto venire allo scoperto la reale situazione economico-finanziaria del Comune. I residui attivi cancellati, in quanto senza titolo  giuridico quindi di difficile esazione, ammontano a 5milioni845mila609,29 euro, mentre i residui passivi ammontano a 116mila524,60 euro. Stando quindi al nuovo quadro economico generale che si è venuto a determinare (prospetto allegato alla delibera di giunta 43 del 28 maggio 2015), il risultato di amministrazione (liquidità di cassa ridotta dei residui passivi e aumentata dei residui attivi) passerebbe da un avanzo di 20mila519euro (cifra emersa dal bilancio consuntivo 2014) a circa 10milioni di euro (per la precisione 9milioni834mila061,60 euro) di disavanzo.

“Non sono un esperto di numeri – afferma Gaetano De Rosa, coordinatore del circolo locale di Fratelli d’Italia – ma non si può certamente parlare di disavanzo tecnico, poiché la questione è di carattere politico. Dal vostro blog ho appreso che esistono circa 6milioni di crediti inesistenti che non rimpingueranno mai più le casse comunali, per cui occorre conoscere nomi e cognomi di politici e burocrati che hanno causato questo buco. E, poi, con questo disavanzo, a mio avviso, sarà pura illusione pensare che quest’amministrazione possa ridurre le tasse come è stato promesso in campagna elettorale”.   

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