Fratelli d’Italia non li ferma più nessuno: neanche
la tregua estiva. Continua, infatti, la saga dei manifesti, visto che Calvizzano,
stamattina, si è svegliata con i muri
tappezzati di un nuovo messaggio pubblico contro l’amministrazione Salatiello. Gli
ex alleanzini hanno raggiunto un autentico record (forse di dimensioni extra
comunali) poiché , nel giro di 6 mesi, ne hanno realizzati ben 12. Al di là dei
contenuti del manifesto, va sottolineato come un piccolo partito, senza
rappresentanti in Consiglio comunale, stia dando scacco al più blasonato Partito
democratico (da sempre la formazione politica più organizzata a Calvizzano
anche ai tempi del Pds e poi Ds) che,
pur contando oltre 100 tesserati e un rappresentante in seno alla minoranza
consiliare, di manifesti, nell’arco di sei mesi, ne ha confezionato solo uno.
Eppure le tematiche da affrontare sono tante e di estrema importanza. Volendo,
dunque, fare un paragone calcistico è come se il Cesena avesse battuto la
Juventus con un punteggio tennistico. Tutto questo non fa certo onore al
partito di Renzi che a Calvizzano deve ancora decidere cosa vorrà fare da
grande.
Il
Manifesto
Partiamo dalla fine. I seguaci della Meloni sottolineano
che il maggior antagonista di Salatiello (il dottor Giacomo Pirozzi) in
campagna elettorale affermava spesso “Pepp
camp e fa campà!!!”. Poi si chiedono: “Ma a Chi?” . Sicuramente – scrivono -
non ai commercianti, visto che, con l’apertura
del mercato rionale, costato più di 50mila euro e con la chiusura per un mese
di via Galiero, li ha completamente “ammazzati” (significativa la tomba che
campeggia al centro del manifesto). Certamente non ai cittadini, poiché l’addizionale
irpef è allo 0,8 per cento, mentre il sindaco, nel libricino dei sogni
distribuito in campagna elettorale, aveva promesso di abbassarla allo 0,4 per
cento; la Tasi è al massimo (2,5 per mille). Ma anche gli sportivi non possono
certamente gioire, perché il campo sportivo, con annessa pista di atletica,
doveva essere completato nell’arco di due anni, invece è ancora chiuso e abbandonato al degrado.