Encomio via mail al barista calvizzanese Giuseppe Paolone: trovò mille euro e li restituì al proprietario
Giuseppe Paolone nel suo bar alle prese con la macchina del caffè |
In questi
giorni è arrivata una mail all’indirizzo de “l’attesa”, il periodico di Marano
e Calvizzano, fondato da me e Stefano Rinaldi nel lontano 1994 e che ho diretto
dal 2006 al 2013, anno in cui sono terminate le pubblicazioni. Un assiduo
lettore di quel giornale, al quale, recentemente, gli è stato rubato il
portafogli (con dentro soldi e documenti), si è ricordato di un articolo
pubblicato alcuni anni fa, nel quale si elogiava il gesto di un barista
calvizzanese che trovò mille euro e li restituì al proprietario. L’ex lettore
conclude la sua missiva scrivendo: “magari avessi trovato anch’io sulla mia
strada una persona del genere. Se lo vedete, portategli i miei saluti e ditegli
che è una persona speciale”.
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Ripubblichiamo
l’articolo apparso a giugno 2012 sulle pagine di Calvizzano de l’attesa: è, a nostro
avviso, il modo migliore per elogiare Giuseppe Paolone, gestore del bar
Caracciolo.
Quei soldi gli avrebbero potuto far comodo,
specialmente di questi tempi. Solo, però, non erano suoi, così Giuseppe Paolone
li ha restituiti al malcapitato che li aveva persi. È stato un bel gesto di
onestà quello compiuto la settimana scorsa dal gestore del bar Caracciolo (di
fronte al Comune) che, dopo aver trovato a terra, nel suo esercizio commerciale,
mille euro in contanti, anziché tenerli per sé li ha consegnati al legittimo
proprietario.
«Ho consegnato le due banconote da 500 euro – dice
Paolone – al signore che le aveva distrattamente
perse, il quale ha voluto ringraziare, offrendo delle sfogliatelle a tutti i
presenti nel bar”.
Tanti i complimenti che ha ricevuto Giuseppe, ma non è
mancato anche qualche bonario sfottò. A qualche persona, che con un pizzico di
malizia gli ha chiesto perché non li avesse trattenuti, ha risposto con una
sincerità disarmante. «Mi avrebbero fatto comodo eccome, ma non erano miei. Non
potevo tenerli”.
Cosa aggiungere? In una società dove abbondano
sopraffattori e ladri di ogni genere, ci conforta venire a conoscenza
dell’esistenza di persone ancora perbene ed oneste.
M.R.