Rimpasto in giunta: cinque consiglieri comunali concorrono per tre posti da assessore


I due fedelissimi del sindaco: Antonio Di Rosa e Marialuisa Ferrigno. La prima a sinistra è Flora Del Prete  

Se il patto verrà rispettato, tra una quindicina di giorni dovrebbe esserci il primo rimpasto in giunta.  L’accordo che venne stretto nel 2013 tra il sindaco e la sua maggioranza prevedeva, infatti,  il cambio della guardia tra gli assessori dopo un biennio di consiliatura. Per quanto concerne gli uomini, dovrebbero uscire di scena tutti e tre assessori: Antonio Di Rosa (attuale vicesindaco), Luciano Borrelli e Antonio Ferrillo. Ma per far posto a chi? Secondo i rumors, i nomi più accreditati sarebbero quelli di Roberto Vellecco, Lorenzo Grasso e Antonio Di Marino. A Vincenzo Trinchillo e Giuseppe Santopaolo, che fino a 5-6 mesi fa erano i più papabili a entrare nell’esecutivo, toccherebbe farsi momentaneamente da parte in attesa di tempi migliori. Secondo le indiscrezioni, Roberto Vellecco e Lorenzo Grasso, sarebbero in pool position perché entrambi hanno un’esperienza pregressa che potrebbe tornare utile a Salatiello. Vellecco ha ricoperto il ruolo di assessore sia nell’amministrazione Granata  che in quella Pirozzi. Grasso, invece, fu nominato  assessore tempi di Ruggiero (sindaco socialista deceduto alcuni anni fa) agli inizi degli anni ’90. Inoltre, sia Vellecco che Grasso, godrebbero della stima del sindaco, in quanto ritenute persone affidabili soprattutto sotto l’aspetto politico. Del trio Di Marino, Santopaolo, Trinchillo, alias la fronda interna alla maggioranza, quello più favorito ad assurgere al ruolo di assessore sarebbe dovuto essere il capogruppo di maggioranza Santopaolo, proprio in virtù della carica che ricopre. Pare però che tra lui e il sindaco non corra più buon sangue. Ma anche i rapporti tra Salatiello e Trinchillo ultimamente si sarebbero incrinati. Alla fine, dunque, per il ruolo di assessore potrebbe spuntarla Di Marino, quello che sulla carta era il meno accreditato. Quest’ultimo, dopo segnali di turbamento, sarebbe rientrato a pieno titolo nell’alveo della maggioranza. Probabilmente, a differenza degli altri due, si sarà reso conto che è estremamente “ pericoloso” dissentire da Salatiello? Secondo altre voci, è probabile che il sindaco, per tenersi buoni Trinchillo e Santopaolo, potrebbe nominarli entrambi assessori. Antonio Mauriello, invece, rimarrà presidente del Consiglio comunale: essendo parente del sindaco pare non possa esercitare il ruolo di assessore. Passiamo alle donne.  La legge Delrio (la numero 56 di aprile 2014) fissa percentuali precise: nelle giunte e nei Comuni con popolazione superiore ai 3mila abitanti nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%. In pratica, spettando a Calvizzano 5 assessori, le donne in giunta dovranno essere per forza due.
Per Salatiello uno dei punti di riferimento di quest’amministrazione è Marialuisa Ferrigno. Insieme al vicesindaco Antonio Di Rosa è annoverata tra i suoi fedelissimi doc. Va aggiunto che fin dall’inizio della consiliatura la Ferrigno si è gettata a capofitto nel suo impegno politico-amministrativo e da assessore alla Pubblica Istruzione e all’Edilizia scolastica, nonostante sia una neofita della politica, ha raggiunto discreti risultati. La Ferrigno, dunque, non solo resterebbe nell’esecutivo, ma il sindaco potrebbe  addirittura assegnarle la carica di vicesindaco. L’altra assessora, Marilena Trinchillo, potrebbe far posto a Flora Del Prete, ma, ad avviso di tanti, ciò non dovrebbe accadere. E’ vero che Salatiello è in debito politico con la Del Prete, perché l’ex pirozziana, senza alcun tentennamento, è passata immediatamente dai banchi dell’opposizione a quelli della maggioranza, ma alla transfuga le verrà chiesto di pazientare ancora un poco, il tempo di apprendere meglio i meccanismi amministrativi. Ma, come recita un vecchio refrain, “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”, perciò la realtà potrebbe essere tutt’altra cosa.


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