“Flash book mob” riuscitissimo all’elementare Diaz

In piazza un unico coro diretto dalla preside: “i libri sono come la mente, funzionano solo se li apri”. Contestualmente è stata anche inaugurata la biblioteca dei ragazzi


E’ stata una gran bell’evento il “FlashMob”, organizzato in maniera impeccabile dagli insegnanti dell’elementare Diaz, in occasione della giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Diverse centinaia tra ragazzi, genitori e insegnanti hanno riempito la piazzetta antistante la scuola e la strada  che dall’edificio Diaz conduce al Corso Mirabelli. Alla manifestazione, patrocinata dall’amministrazione comunale, oltre al sindaco Giuseppe Salatiello e all’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Luisa Ferrigno, hanno aderito il vice sindaco Antonio Di Rosa, l’assessore alle Strutture Sportive Luciano Borrelli, l’assessore ai Servizi Sociali Maddalena Trinchillo, il consigliere comunale Vincenzo Trinchillo e la delegata alla cultura Flora del Prete. Ospite d’eccezione la consigliera regionale del Pd Angela Cortese, da sempre attenta alle problematiche della scuola. Ma consentiteci una menzione particolare per chi è stata il vero motore dell’iniziativa: la vulcanica dirigente scolastica Armida Scarpa che da anni continua a sfornare proposte per la crescita della scuola in tutti i sensi. L’evento è stato denominato FlashMob, un linguaggio in voga tra i giovani, che sta per incontro convocato sia attraverso i social network che con il passaparola. Book è un termine inglese che significa libro, lettura. Ma perché in Italia, soprattutto nel meridione, si legge sempre di meno? C’è chi attribuisce questo fenomeno alla perdurante crisi economica, durante la quale tantissime famiglie sono costrette a tagliare sulle spese, tra cui quelle culturali. Chi, invece, punta il dito su distrazioni più facili e veloci come la Tv, il PC e i vari social network.
“E’ un’iniziativa molto significativa – ha detto il sindaco -, perché bisogna portare tutti alla lettura. Tornare alla lettura ci rende liberi, come dicevano i latini. Agli schiavi, infatti, non era concesso leggere, perché poteva diventare un mezzo per conquistare la libertà. Nei regimi dittatoriali i libri venivano addirittura bruciati. I bambini devono leggere perché un domani saranno più liberi di pensare, ma anche più liberi nei confronti del potere. Viva la libertà, Viva la lettura”.
La preside ha tenuto a precisare che in Italia da circa sei anni si festeggia la giornata mondiale del libro: da quest’anno, l’iniziativa si dilaterà per tutto il mese di maggio.
Ecco un’ ampia documentazione fotografica sull’evento.   
  








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