Morsa da un cane nel parcheggio di una palestra. Chiamati in causa anche il Comune e l’Asl

L’episodio si verificò a marzo del 92: all’epoca Emanuela Spagna aveva 19 anni. La ragazza si  recò a prendere una trapunta caduta dal suo balcone che affaccia sul cortile della palestra Professional Fitness di via Aldo Moro. A un certo punto venne aggredita da un cane di grossa taglia che cercò di azzannarla, procurandole un’escoriazione a una mammella e un gran spavento, come refertato dall’ex Psaut di Marano.
“Ho dovuto fare ricorso anche a un sostegno psicologico  – dice Emanuela – e tuttora ho ancora gran paura dei cani. Alla fine mi sono rivolta alla giustizia, poiché il gestore della palestra non ha voluto trovare in alcun modo un accordo bonario per il solo risarcimento dei danni materiali”.
“Mi avevano chiesto 2mila euro a titolo di risarcimento danni – afferma Luigi, gestore della palestra -  A parte la cifra sproporzionata, la signorina forse ignorava di essere entrata in una proprietà privata?”
Come mai lei ha chiamato in causa anche il Comune e l’Asl?
“Questa cosa l’ha seguita il mio avvocato, al quale ho spiegato che ad aggredire la ragazza probabilmente era stato  uno dei randagi che, tre anni fa, stazionavano da queste parti. Nell’area  pubblica nelle vicinanze della palestra avevano addirittura trovato ospitalità: c’era, infatti, una coppia di anziani che ogni giorno si recava sul posto per dare da mangiare ai cani”.

Adesso sarà il giudice di pace di Marano a stabilire chi ha ragione. Per la difesa in giudizio il Comune ha incaricato l’avvocato Gina D’Aniello con studio a Giugliano e che le competenze professionali dovranno essere contenute in 500 euro comprensive di Iva e cassa professionale.

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