In ricordo dell’imprenditore solidale e dell’artista di talento Pasquale Di Maria, a un anno dalla sua morte



Il 24 marzo 2014 moriva, a soli 57 anni, nel pieno della maturità, Pasquale Di Maria, imprenditore gentiluomo ed elegante: “napoletano di nascita e sentimenti, ma anche di ironia e disincanto”, come scrive Ettore Gentile D’Avargàn, nella prefazione al libro di raccolta dei quadri più significativi di Di Maria, dipinti nella sua breve ma intensa attività artistica. In quindici anni ha disegnato 140 pitture: tutti autentici capolavori, a detta dei critici. Al suo capezzale si recarono diverse centinaia di persone provenienti da tutta Napoli e provincia per rendergli l’ultimo omaggio. Perché chiunque ha conosciuto Pasquale Di Maria, sia nel ruolo di imprenditore che in quello di artista, difficilmente lo dimenticherà. Pasquale era un Geniale.  Lo dicono i fatti.
“Pasquale – scrive D’Avargàn – è giunto tardi alla pittura, in un’età, 42 anni, in cui la consapevolezza delle scelte spinge all’assunzione di responsabilità, soprattutto nei confronti di una disciplina che (per il suo pieno dispiegarsi) richiede esperienza e pratica di metodo, di tecnica, di temi. Vi è giunto sollecitato da emozioni e sentimenti incontrati e vissuti discretamente….Significative, tra le tele di Pasquale, quelle in cui la semplificazione delle forme e della composizione riduce la gamma cromatica, ed i colori usati parlano (non gridano) un linguaggio che invita alla riflessione”. 
Il modo migliore per ricordarlo potrebbe essere quello di allestire una mostra dei suoi quadri nella sala consiliare del Comune di Calvizzano.
 



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