Sommando le bollette dell’energia elettrica non
pagate dal Comune all’Enel, si è arrivati alla consistente cifra di 266mila813,08 euro. Siccome l’Enel ha
ceduto il suo credito all’Ifitalia S.p.A., l’amministratore di questa società di
factoring si è rivolto al Tribunale che gli ha dato ragione, ingiungendo il
Comune al pagamento dei circa 267mila euro, più gli interessi (dalle singole
scadenze fino al saldo) e le spese legali. Il factoring è uno strumento moderno
per la gestione dei crediti di un’impresa. Nel caso specifico, Ifitalia ha
acquistato il credito che l’Enel vantava presso il Comune di Calvizzano, anticipandogli
il pagamento dietro una commissione.
Nelle more, dunque, della sottoscrizione di un
accordo transattivo, dove saranno definiti gli interessi da pagare, il Comune
ha provveduto a liquidare l’Ifitalia della sorta capitale (266mila813,08 euro)
più le spese legali di 5mila990,61euro.
Trattandosi di un debito certo, liquido ed esigibile alla data del 31-12-2013, i soldi sono stati attinti dal prestito di 7milioni600mila euro, ottenuto dal
Comune in base al decreto spalma-debiti di cui al DL 35/2013.