Al
Comune non avrebbero mai pagato alcuni premi assicurativi alle Generali e
all’Unipol
Due accordi transattivi conclusi recentemente con
due note società assicuratrici fanno risparmiare al Comune circa 17mila euro. Il primo è stato stipulato
con l’Unipol che chiedeva la somma di 18mila804,42
euro per mancato pagamento di franchigie su un contratto assicurativo
risalente al 22 maggio del 2002 (all’epoca era in carica l’amministrazione
Morra). L’Unipol si rivolse alla giustizia: vinse il ricorso e al Comune, nel
2011, fu pure notificato il decreto ingiuntivo. La questione si è risolta in
questi giorni con un accordo transattivo molto favorevole per il Comune, poiché
la nota compagnia assicurative ha accettato il pagamento della somma di 12mila euro in due rate da 6mila euro
cadauno.
L’altro accordo bonario è avvenuto con le
assicurazioni Generali, in seguito alla diffida di pagamento inoltrata dallo
studio legale Penza. La questione riguarda sempre polizze stipulate dal Comune
e non pagate, per un totale di 19mila487,50
euro. La Compagnia ha accettato una chiusura bonaria delle polizze sospese
per un totale di 9mila994,50 euro
(circa il 50%) più le spese legali ammontanti a 335 euro. Inoltre il Comune, per l’anno 2015, ha stipulato con le
Generali alcune polizze assicurative (contratto di un anno) per un totale
complessivo di 12mila452,13 euro.
Per questa seconda transazione, comunque favorevole
per il Comune, avremmo voluto capire (visto che dall’atto dirigenziale non si
evince) cosa c’entra l’assicurazione Aurora s.r.l e a che titolo viene nominata
nell’atto; dov’è la sua sede; a quale anno si riferiscono le polizze stipulate
con le Generali; che tipo di polizze sono, cioè cosa è stato assicurato; su
alcune polizze, quelle per le quali sarebbero stati stornati gli importi,
perché mancava l’oggetto del rischio; perché non si era provveduto alla
contestuale disdetta delle polizze ancora in essere. Chiediamo troppo?