Sequino: “Salatiello non ha mantenuto la promessa sul Piano urbanistico, adesso si dimetta”
















Va giù duro, senza mezzi termini il consigliere di minoranza, Biagio Sequino. Chiede le dimissioni del Primo cittadino, perché non ha mantenuto fede alla promessa elettorale di completare il Puc entro il 2014.

Le mie parole non sono campate in aria – aggiunge il giovane oppositore – ma la conseguenza di quello che è scritto al punto 3 del suo programma elettorale e non è stato applicato, cioè che se Calvizzano non avesse avuto il Piano urbanistico entro il 2014, Salatiello avrebbe rimesso nelle mani dei cittadini la sua delega di sindaco.  Queste frasi, l’attuale Primo cittadino, oltre a scriverle nel libricino dei sogni, le andava ripetendo come un mantra a ogni comizio e in ogni riunione elettorale”.

In ogni caso la volontà di portare a termine il Puc c’è: recentemente in Consiglio comunale sono stati approvati i nuovi indirizzi.

L’iter è ancora in fase embrionale. Manca ancora una proposta reale e tangibile di Puc: c’è solo una delibera di consiglio comunale che fissa gli indirizzi di massima, perciò, a mio avviso, passerà ancora tutto il 2015 e forse anche il 2016. Tra l’altro non è stato ancora ufficializzato l’incarico a nuovi tecnici, ma neanche prorogato l’incarico ai vecchi tecnici. Anche su questo punto sarebbe opportuno che il sindaco facesse chiarezza. Inoltre, i rumors dicono che penderebbe un ricorso al Tar in merito all’annullamento della vecchia proposta, che potrebbe avere il suo peso”.

 Sarebbe, quindi, sorto un intoppo che avrebbe rallentato l’iter?

Ma quale intoppo: la realtà è che il signor Salatiello, al di là della promessa elettorale non mantenuta, dovrebbe spiegare ai cittadini, soprattutto per una questione di trasparenza, le ragioni di questo blocco dell’iter. Evidentemente al sindaco queste cose non interessano più di tanto, altrimenti avrebbe, insieme alla sua maggioranza, accolto subito la mia richiesta di istituire una Commissione Trasparenza Puc, visto che lui ne fu il promotore durante l’amministrazione Granata. A questo punto, mi domando e dico: e se questo rallentamento fosse dovuto a  ingerenze esterne?”.

Insomma, lei questo Puc, tra l’altro con indirizzi che noi del blog abbiamo giudicato ottimi, non lo vuole proprio?

Lo voglio, eccome. Sono pure disponibile a collaborare per velocizzare l’iter di uno strumento urbanistico importante che la città aspetta da più di trent’anni, purché mi si dimostri che sia un Puc per i cittadini e non, come si vocifera, per imprenditori appartenenti a varie lobby. A buon intenditor, poche parole”.

Per dire certe cose, evidentemente è a conoscenza di qualche situazione particolare?

Per il momento, fermiamoci qui”.      
  


    

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