Tra
produttività, progetti obiettivo e altri incentivi, l’incremento dello
stipendio è stato assicurato a tutti. Ma
la meritocrazia è stata davvero applicata? Non mancano, comunque, gli scontenti
Ex
Lavoratori socialmente utili
Per i 7 ex lsu, in quanto già stabilizzati ai tempi
dell’amministrazione Granata, trascorsi i tre anni di incentivi regionali, sono
passati tutti a carico del Comune. La fine dei contributi regionali e la magra disponibilità
finanziaria del Comune hanno fatto sì
che Agostino Di Leva, Caiazzo Giuseppe, Gaetano Trinchillo, Luigi Rito, Costantino
Loira, Salvatore Renella e Maria Grazia Cimmino, lavorassero appena 12 ore a
settimana, percependo uno stipendio molto basso. Ma solo recentemente, essendo
aumentata la disponibilità finanziaria prevista per il personale, in virtù dei
pensionamenti, è stato incrementato il loro orario di lavoro di 14 ore
settimanali (invece di 12 ore, dunque, ne lavorano 26) . Anche per Amedeo Di
Luna, dipendente appartenente alle cosiddette categorie protette (ex legge
68/99) le ore di lavoro sono lievitate da 25 a 36 settimanali.
Lavoratori
socialmente utili
Ne sono 15: Nicola Pirozzi, Umberto Ranucci, Domenico
Chianese, Vincenzo Fittipaldi, Armando Castellone, Giacomo Gala, Antonietta
Giannini, Elena Palma, Maria Mauriello, Gaetano Castellone, Immacolata
Meraviglia, Antonietta Acocelli, Innocenzo Rispo, Carmine Di Fiore, Francesco
Furiano.
Per loro si va avanti di proroga in proroga, emessa dall’assessorato
regionale al Lavoro, retto dal prof.
Severino Nappi. Per lo svolgimento delle attività di questa categoria di
lavoratori, è previsto un impegno di 20 ore settimanali (non più di 8
giornaliere), per un compenso di 438,99 euro che è carico del Fondo regionale per
l’occupazione. Il personale, però, può essere autorizzato a effettuare
prestazioni aggiuntive eccedenti le 20 ore fino ai limiti del normale orario di
servizio osservato dal personale dipendente. In questo caso, è prevista un’integrazione
salariale che è a carico del Comune.
Premio
di produttività
Le risorse che alimentano il Fondo di produttività (dal
quale vengono attinti gli incentivi economici extra-stipendiali) sono regolate
dagli art. 31 e 32 del contratto di lavoro dei dipendenti comunali e si
dividono in stabili (perché presentano la caratteristica di certezza e
continuità e che restano acquisite al Fondo anche in futuro) e variabili (hanno
validità esclusivamente per l’anno in cui vengono definite e messe a
disposizione del fondo). Per il 2014 il Fondo del Comune di Calvizzano ammonta
a 178mila700euro. Tale somma viene
calcolata secondo regole ben precise e stabilita ogni anno dalla Delegazione
Trattante di parte Pubblica che a sua volta prende le direttive dalla parte
politica sugli obiettivi da perseguire. A Calvizzano, non essendo previsti i dirigenti
in pianta organica, tale Delegazione è composta dai responsabili di settore e
dai rappresentanti sindacali. Nel 2014, per la produttività collettiva sono
stati impegnati 35mila183,70 euro, mentre
per la produttività individuale sono stati stanziati pure 35mila183,70 euro. Dalla
produttività collettiva vengono estrapolate anche le somme previste per il
pagamento degli istituti della turnazione, della reperibilità, delle indennità
di rischio, disagio e responsabilità. Per il lavoro straordinario esiste un
fondo specifico che per il 2014 ammonta a
5mila164 euro. Nel 2013, la somma stabilita per la produttività collettiva
ammontava a 33mila800euro, ed è stata così
divisa: settore Organi istituzionali (9.313euro); settore Affari Generali
(1.529 euro); settore Anagrafe e Stato Civile (6.116 euro); settore Fiscalità
(1.529 euro); settore tecnico (5.999 euro); settore Polizia municipale (9.314
euro). Il personale ha beneficiato di questi soldi nel 2014.
Tutti
eccellenti i dipendenti
Le schede di valutazione individuale relative al
personale dipendente vengono elaborate dai responsabili di settore: il grado 5 (eccellente)
è il migliore e, chiaramente, comporta il massimo della premialità. I
33mila800euro, dunque, sono stati così ripartiti: Giacinto Trinchillo (1.800
euro); Giuseppe Caiazzo (1.700 euro); Gaetano Trichillo (1.700); Costantino
Loira (1.400 euro); Pasquale Felaco (1.000); Vincenzo Passero (1.529 euro);
Maria Grazia Cimmino (1.529 euro); Amedeo Di Luna (1.529 euro); Gennaro Di Maro
(1.529 euro); Salvatore Renella (1.529 euro); Luigi Rito (1.529 euro); Giuseppe
D’Angelo (2.246 euro); Raffaele Ordichelli (1.946 euro); Anna Fioretti (1.807
euro). Raffaele Ferrillo (1.946 euro); Giuseppe Pirozzi (1.946 euro); Francesco
Cipolletta (1.807 euro); Claudio Trinchillo (1.807 euro); Giovanni Ferrillo
(1.807 euro). Chiaramente tutte le cifre sono lorde, poiché vanno tassate.
Nel 2014 è stata dispensata anche la somma di 14mila
euro per specifiche responsabilità in merito all’attribuzione (con decreto
motivato dei responsabili di settore, nel caso specifico di quello tecnico e
della Polizia municipale) di specifiche funzioni previste dal contratto di
lavoro. Le somme sono sono state così
distribuite. Raffaele Ferrillo, Giuseppe Pirozzi, Raffaele Ordichelli, Giuseppe
D’Angelo (2.500 euro cadauno). Anna
Fioretti, Giacinto Trinchillo (2mila euro cadauno).
Progetti
obiettivo
Per la produttività individuale, la Delegazione
trattante ha stabilito la somma di 35mila183,70 euro. Dietro indirizzo
dell’amministrazione si è deciso di impegnare tale incentivo per il
perseguimento di due obiettivi strategici: la lotta all’evasione fiscale con il
recupero dei tributi comunali e il completamento dell’iter della trasformazione
del diritto di superficie in diritto di proprietà. Sono stati varati, dunque,
due progetti obiettivo: uno per il settore finanziario e l’altro per il settore
tecnico. Al settore tecnico sono stati assegnati 17.500 euro che vanno così
divisi: Raffaele Ordichelli e Giuseppe D’Angelo, nella funzione di coordinatori
(47,50% ); Anna Fioretti, referente del progetto (20% ); Maria Grazia Cimmino,
Salvatore Renella, Rossana Conte, Gaetano Trinchillo ( 34,30%)
Al settore
finanziario sono stati assegnati 17mila683,70 euro così divisi:
Vittorio Marino, coordinatore del progetto (10%);
Amedeo Di Luna, Costantino Loira, referenti del progetto e rapporto con i
contribuenti (22%); Agostino Di Leva, Vincenzo Passero, Giuseppe Caiazzo,
esecutori verifiche e consegna (25%); Raffaele Ferrillo, Giuseppe Pirozzi,
Giovanni Ferrillo, Francesco Cipolletta, Claudio Trinchillo, addetti
accertamenti e notifiche (43%).
I dati sono pubblici e sono stati rilevati dalla delibera
di giunta 66 del 4-11-2014 e dalle seguenti determine del Primo settore : 43
dell’8-4-2014, 50 del 7-5-2014, tutte pubblicate sul sito istituzionale. Diversi
dipendenti, tra cui i vigili urbani, hanno rinunciato a partecipare al progetto
obiettivo e non lo avrebbero fatto per una questione di soldi, ma solo perché il tempo a loro assegnato era molto limitato.
Tra l’altro il non raggiungimento degli obiettivi avrebbe comportato delle
penalità economiche.
La
nostra opinione.
Siccome siamo stati sempre favorevoli a meccanismi
selettivi che evitino la distribuzione generalizzata o “a pioggia” degli
incentivi di produttività (tra l’altro considerata alla stregua di “danno
erariale”), ben vengano progetti obiettivo che producano significativi
miglioramenti nei livelli di efficienza, efficacia e qualità dei servizi, sulla
base di scelte e indirizzi attuativi, operati dall’amministrazione comunale. A
questo punto, una domanda nasce spontanea: perché non sono stati utilizzati i
progetti obiettivo anche per inviare nelle case dei cittadini le bollette della
spazzatura? Secondo i nostri calcoli si sarebbero risparmiati dai 15 ai 20mila
euro.