Nominati 5 nuovi messi notificatori



Gaetano Trinchillo, Agostino Di Leva, Giuseppe Caiazzo, Salvatore Renella e Maria Grazia Cimmino, dal primo gennaio 2015, oltre al lavoro ordinario, possono notificare tutti gli atti comunali, tra cui l’accertamento di residenza, la consegna delle tessere elettorali, la notifica del consiglio comunale e di tutte le commissioni, atti tributari, eccetera. Insomma, tutte le incombenze che prima svolgevano  in gran parte solo i vigili urbani. I novelli messi sono stati nominati dal sindaco: il loro è  un incarico annuale, durante  il quale percepirebbero 150 euro mensili a titolo di incentivo, di cui 50 euro per rimborso spese. Tutto si è svolto velocemente: i 5 dipendenti dopo aver partecipato a un corso di formazione di due giorni (29 e 30 dicembre 2014) al Comune, hanno superato l’esame di idoneità finale e nello stesso giorno hanno pure ricevuto la nomina. La società formatrice è stata la Form Consulting di Ruviano (provincia di Caserta) che ha percepito 3mila euro esente iva, poiché per i corsi di formazione, di aggiornamento, riconversione e riqualificazione del personale degli enti pubblici non è prevista il pagamento della famosa imposta. Ma perché tutta questa fretta di nominare nuovi messi notificatori?  Nel decreto sindacale è scritto che occorreva potenziare il servizio notifiche per l’enorme mole di atti da smistare, accumulatisi nel tempo nei vari uffici. C’è chi, invece, leggerebbe nell’azione del sindaco il prosieguo di una battaglia iniziata da un po’ di tempo con il Comando della Polizia municipale. Salatiello non avrebbe digerito, come si vocifera, il diniego dei poliziotti municipali a partecipare al progetto obiettivo del settore finanziario, dove ai 5 vigili urbani era stato assegnato il compito di notificare ai contribuenti gli avvisi di accertamento delle tasse comunali non pagate.
Approfondimento
Fino agli anni ’90 il messo comunale veniva nominato dal Prefetto, successivamente dal sindaco:  oggi, invece, può essere nominato anche dal dirigente o dal responsabile dell’ufficio a cui fa capo il messo. Per la notifica degli atti tributari è possibile ricorrere alla previsione del comma 158 dell’art. 1 della legge 296 del 27-12-2006 (Finanziaria 2007) la quale consente ai Comuni e alle Province di nominare quali “Messi notificatori”, tra gli altri, i dipendenti della stessa Amministrazione. Tale nomina deve essere effettuata ai sensi dell’art. 1 comma 159 della legge sopra citata, dal dirigente dell’Ufficio competente, previa partecipazione dei soggetti nominati ad apposito corso di formazione, organizzato a cura dell’ente locale e il superamento di un esame di idoneità.
Nel nostro Comune c’è una delibera di giunta del 19 dicembre dalla quale emerge la volontà politica di istituire un corso di formazione per messi notificatori, c’è un atto del 22 dicembre a firma della responsabile dell’ufficio Affari Generali, dottoressa Margherita Mauriello, che recepisce l’indirizzo politico, ma non c’è ancora traccia di un’altra determinazione dirigenziale nella quale viene approvato l’elenco dei dipendenti del Comune di Calvizzano che, avendo frequentato il corso di formazione e superato l’esame finale di idoneità, hanno conseguito la qualifica di Messi notificatori. Ci sono solo i 5 decreti di nomina del sindaco che, ai fini della trasparenza, a nostro avviso, non bastano.
Attività di controllo 
Calvizzano come tutti i Comuni che non considerano la trasparenza un semplice accessorio, dovrebbe avere un Regolamento Generale delle Entrate. Esiste? Se sì, perché non lo si pubblica sul sito istituzionale in un’apposita sezione regolamenti? Se no, perché non si provvede a confezionarlo? Un ordinamento del genere è importante perché in esso viene regolamentata tutta la materia delle entrate, compresa l’attività di controllo dei versamenti che, tra l’altro, costituisce un atto dovuto. Il funzionario responsabile di un tributo deve curare, nel rispetto dei termini di prescrizione, il controllo di versamenti, dichiarazioni, denunce, comunicazioni e, in generale, di tutti gli adempimenti stabiliti a carico del contribuente per legge o regolamenti che disciplinano le singole entrate.
L’attività di controllo nel Comune di Marano, ad esempio, è prevista all’articolo 10 del Regolamento Generale delle Entrate. “All’inizio dell’anno, l’esecutivo (assessori più sindaco) - è scritto -  definisce il programma selettivo delle ulteriori attività di controllo da effettuare durante l’anno (comma 2) e…  autorizza progetti straordinari finalizzati all’incremento delle entrate e al controllo di specifici ambiti di evasione o elusione… Ai sensi dell’art. 59 del DLgs 446/1997 ogni anno va stanziata una somma necessaria per l’incentivazione di tutto il personale impegnato nell’attività di accertamento dell’evasione dei tributi non superiore al 10% delle somme inserite nel bilancio di previsione per accertamento imposta evasa, sanzioni e interessi. Tale incentivo inserito in apposito capitolo di bilancio sarà erogato ai partecipanti al progetto al raggiungimento degli obiettivi e con le modalità definite”.
Ci rendiamo conto che questi argomenti potrebbero essere noiosi per chi ci legge, ma servono per far sì che anche  il nostro diventi un Comune normale.        

              


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