E’ Padre Ciro Tufo il personaggio dell’anno


Un prete moderno molto amato dalla sua comunità. E’ seguito da migliaia di fedeli, tra cui centinaia di giovani. Ha sempre una parola di conforto per tutti. Con lui la Parrocchia è diventata un autentico baluardo di legalità. Ma al di là delle qualità morali, abbiamo deciso di assegnargli la palma di  uomo dell’anno, per le tantissime iniziative che ha sfornato nel 2014

Cena per i poveri
Ha terminato l’anno alla grande, organizzando un evento di solidarietà nella chiesa Santa Maria delle Grazie di Calvizzano che passerà alla storia locale. Una cena per i poveri alla quale hanno partecipato più di 350 persone indigenti.
Colonia estiva
La colonia estiva, durata tutto il mese di luglio, è stato il momento clou, poiché nel progetto “Villagio di Dio, Estate ragazzi 2014- Piano terra” sono stati coinvolti più di 600 tra ragazzi, bambini, giovani di Calvizzano e circa 100 volontari.

 Fratelli Tufo, gemelli anche nella lotta

Don Ciro Tufo, insieme al fratello gemello Giuseppe, anche lui prete nonché parroco della chiesa San Francesco D’Assisi di Villaricca hanno fatto fronte comune con altri prelati del decanato, per promuovere iniziative utili contro l’avvelenamento delle nostre terre.

Contro l’inceneritore e il proliferare dei ripetitori
Si è schierato in prima linea prendendo posizione contro l’inceneritore che dovrà sorgere a Giugliano. Al nostro blog don Ciro dichiarò: “chi uccide la natura è contro Dio”. Si fece pure promotore di un meeting sull’ambiente al quale furono invitati il sindaco, i medici di base di Calvizzano e il noto oncologo del Pascale, Antonio Marfella. E’ stato a fianco dei cittadini scesi in piazza per dire no al settimo ripetitore a Calvizzano; in quell’occasione ha dichiarato al nostro giornalista che lo ha intervistato: “coloro che affittano attici e terreni vicini alle abitazioni per installare ripetitori, dovrebbero farsi un serio esame di coscienza”.
Oratorio 
Ha fatto ristrutturare l’oratorio facendolo diventare un centro pastorale parrocchiale, luogo di preghiera, accoglienza e formazione per i sacerdoti. La struttura è finalizzata alle attività di catechesi e di intrattenimento per i giovani (e meno giovani) e si compone di tre aule per il catechismo, di una sala multimediale, una sala mensa e altre sei stanze. Il rifacimento è costato circa 350mila euro, di cui 150mila sono stati finanziati dalla Cei (conferenza episcopale italiana). La parte di competenza della parrocchia è stata finanziata dai fedeli stessi, che si stanno autotassando mensilmente per coprire il debito contratto.
Ristrutturazione chiesa
Ha raccolto circa 130mila euro (offerte dei fedeli) che sono stati utilizzati per il consolidamento statico della chiesa. Un funzionario dell’Enel di Calvizzano, conoscendo e apprezzando l’alto valore morale del prelato, ha messo a disposizione della chiesa la sua professionalità.
Altre iniziative 
Ha organizzato la lettura dei 10 comandamenti. Con la Caritas sta facendo un lavoro pregevole, per tendere una mano a tutti coloro che ne hanno bisogno. Tira soldi di tasca sua per garantire un’estate migliore a tutti quei ragazzi che non possono permettersi la villeggiatura. Quest’anno le attività settimanali in parrocchia si sono arricchite di tanti altri eventi: corsi di vela, di Kung-fu, di calcetto, di taglio e cucito,  di teatro e di canto, doposcuola ragazzi, Centro ascolto con la consulenza di 5 psicologi, e perfino la realizzazione di un giornalino parrocchiale. Don Ciro non ama definirsi né prete di frontiera né prete anticamorra, anche se il coraggio non gli manca: sicuramente attraverso le sue azioni ci palesa quotidianamente cosa significhi amare il prossimo e cosa sia davvero la chiesa. “Insieme ad altri preti tenaci sfidano, per dirla alla Saviano,  il potere con umiltà, facendo semplicemente la scelta giusta senza temerne le conseguenze. Uomini protetti dalle loro coscienze e da una comunità di fedeli che si aggrappa a loro come ultima possibilità di vita. Dopo, solo l’abisso”.

In Parrocchia nuovi proseliti, ma ritornano anche quelli che si erano allontanati

“La Chiesa deve tornare e restare in mezzo al mondo moderno, libero, molteplice dai mille volti e dai mille imprevisti. Solo così potrà evangelizzare, non chiudendosi come in una fortezza con una mentalità da Reconquista (termine spagnolo del 16° secolo per indicare le guerre combattute contro gli arabi dai regni cristiani della penisola iberica)”.
Ecco il grande messaggio lanciato recentemente da Papa Francesco e messo in pratica da Padre Ciro, perciò la chiesa di Calvizzano fa sempre nuovi proseliti. Basta pensare che alla lettura dei 10 comandamenti hanno assistito migliaia di fedeli, tra cui tantissimi giovani.



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